Caro amico ti scrivo

L’albero dell’energia. Avere in casa una pianta per collegarsi alal fonte. Dormire sui rami per essere cullato dal vento. Produrre sogni colorati dalle braccia per incantare gli uccelli.


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Caro amico, ti scrivo…


Gli uomini sono bellissimi, mi piacciono molto. Credo che mi fermerò qui ancora un po’. Ho letto di un certo Abramo, che iniziò una storia – una lunga storia, proprio alla mia età. Credo che farò come lui.


Sono scivolato dentro il nuovo anno con la facilità con cui un bambino percorre lo scivolo dei giardinetti.


Ieri era un giorno addormentato in cui oltre agli incidenti e agli eventi meteorologici non ci si poteva aspettare altro. E invece molte teste frullavano attivamente propositi eccitanti, destinati a ringiovanire la visione e allargare lo sguardo.


Stamani mi sveglio presto e mi metto a pensare a tutta questa valanga di minuti che mi viene incontro. Lo vedo: un anno intero, nuovo di zecca, grazioso come una fanciulla che diventa donna. Mi ci metto subito a corteggiarla con le parole più belle che trovo. Ho intenzione di parlare poesia tutto l’anno.


Ascolterò i telegiornali scrollando il capo. Sono le belle notizie che fanno notizia davvero. Una volta si chiamavano vangeli.


E l’economia è fatta di numeri ma anche di emozioni: voglio respirare fiducia. So come produrla da dentro. Non vado a comprarla al supermercato né in farmacia. La chiedo a Dio, questo sì. Perché non sono padrone delle mie endorfine al cento per cento. Ma credo che la vita sia collegata, normalmente. E non mi voglio fregare con le mie mani chiudendo gli interruttori.


Le parole mi serviranno per aprire il cuore – il mio e quello dei miei amici.


Stamani il meteo annuncia sole da queste parti. Se c’è nebbia, come sembra, mi sposto, con l’auto, di mezzora, verso la montagna. Zainetto e un panino. Ma anche un grosso notes e il matitone. Gli occhi hanno voglia di meraviglia e le gambe del ritmo della camminata.


La mia spedizione per Roma è pronta. 18 quadri imballati che attendono il corriere. Voglio far fortuna, cantando versi.

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