Richiami lunari

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Richiami lunari


Ma non scherzare!
Tu dici che non ce la fai più, che è troppo dura per te, che forse non sei fatta per…
Ma che cazzo di pensieri ti metti ad annaffiare!
Eri così intelligente quand’eri una bambina! E ora, che diventi grande, vuoi proprio diventare più scema per far piacere a chi? Per avere l’amore di chi?
Che baratto scemo è quello da cui ti fai influenzare!
E ti metti a piagnucolare, a fare la martire. E poi ti ribelli, e diventi aggressiva, presuntuosa…
Fermati! Prendi distanza! Considera! Non recitare con te stessa!


Ricordi la luna?
Pensa alla luna, mentre ti racconto questo, un’altra volta.


Ero sul molo – uno dei tanti – di Cervo San Bartolomeo, una sera. Guardavo la luna nel cielo. Era intera, tonda, con tutti gli attributi che una luna può avere. Tonda nel cielo, troneggiava, La notte è il momento della luna. Il suo show personale.


E c’era quella striscia sul mare. Il riflesso sull’acqua. Una striscia luminosa, come una strada siderea. Una striscia luminosa e scintillante – credo per effetto del movimento dell’acqua.
Bello!


E io ero sul molo. E guardavo la luna e la striscia. E dicevo: Cazzo! – Perché oggi parliamo tutti un po’ sguaiato, quando esprimiamo meraviglia. Un arabo avrebbe detto: Allah o Akbar, cioè: Dio è Grande! Ma noi diciamo: Cazzo! E forse anche un marocchino oggi dice: Cazzo!
Ma lasciamo perdere.


Dicevo: Cazzo! Perché la striscia di luna sul mare veniva dritta a me. E io dicevo: Cazzo! Sembra proprio che io sia il centro del mondo. La luna manda il suo riflesso solo a me. Come se fossi l’unico.


E poi, allargai la prospettiva. Guardai intorno, nell’insenatura che la spiaggia faceva accanto al molo. E vidi un uomo, o una donna, laggiù, lontano, con un’angolatura diversa. E mi chiesi: come vede la luna e la striscia, quello lì?
E seppi all’istante che la vedeva esattamente come me. E che la striscia andava diretta a lui. E forse pensava: Cazzo! Io sono il centro del mondo.


E quest’idea mi faceva venire come una sorta di vertigine. Io pensavo: Io sono al centro del mondo, ma ogni uomo, in qualsiasi posizione si trovi, è al centro del mondo. E io so che sono al centro del mondo e che ogni altro uomo è al centro del mondo. Cazzo! Posso vivere coerentemente a questa conoscenza?


E ora tu mi dici che non ce la puoi fare. Ma sei scema?
Tu sei al centro del mondo. Tutto l’universo – fisicamente – ti dice questo. E tu pensi che non puoi sostenere che lui, che lei, siano al centro del mondo, e che abbiano una loro storia, una loro vita?
Mi dici che non puoi sostenere che tu e ogni altro siano al centro del mondo?


Ma non essere scema. Eri così intelligente quando eri bambina. E ora, che diventi grande, vuoi diventare più scema per far piacere a chi? Per avere l’amore di chi?
Che pazzesca transazione è quella da cui ti lasci ispirare!
 


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Il quadro: Richiami lunari (acrilico su tela cm 100 x 100)

Eugenio Guarini
http://www.eugenioguarini.it

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