Un vuoto che sa

Guardare verso il futuro, acrilico su tela cm 70 x 100


Guarini Pensiero



Un vuoto che sa.


Piove nebbioso, qui, agli inizi della pianura padana.
Ho riassettato sobriamente la mia casa vascello. Sul balcone est mi sto domandando cosa farò da grande…


Sto cercando di dare contorni visibili, dentro la mia coscienza, a quella vita splendida e meravigliosa cui aspiro.


Mi sorprende che un sogno di cui ancora non conosco i dettagli concreti possa attrarre così potentemente le mie energie.
Non è, infatti, come aver visto qualcosa di molto bello e desiderarlo.
Ciò che “voglio” non è ancora perfettamente visibile.
Come se il desiderio conoscesse senza conoscere. Per così dire: in negativo.
Come un’impronta nella creta “conosce” il corpo che la colmerebbe.


Esiste, dunque, un vuoto che sa.
Un’assenza che urge più di una presenza.


Ecco, sul balcone est, scrutando tra i piovaschi nebbiosi della pianura, sono in compagnia di questo vuoto e di questa assenza. Col cuore caldo.

Categorie: Eugenio Guarini