Rotta per altrove

 


Rotta per altrove.


Voglio lasciare alla vita il mistero. Per averne in cambio l’avventura. Che le mie mappe dell’essere durino un giorno e non di più. Che sia importante far fiato di primo mattino e sentire la grazia di essere al mondo, con gli occhi aperti e le mani che funzionano come funzionano.


Gli Ontonauti, li ho inventati per questo. Voglio lavorare d’immaginazione e costruirmi il film che risponde ai miei desideri. Il mio film ha più bellezza di quel che raccontano, generalmente, i telegiornali. E voglio imparare l’arte del miracolo. Far avverare i miei desideri – che sono tutti bellissimi, pieni d’amore per la vita.


Il mercato? Sono persone che s’incontrano per imboccarsi a vicenda.
Non abbandonerò il mercato al grigio destino di una macchina impersonale, con le sue leggi oggettive e intransigenti. E far fortuna non è soltanto accrescere il conto in banca, ma realizzare la propria avventura di grandezza, il sogno del cuore, creare spazio per lo spessore umano. Iniettare poesia e gentilezza nell’universo umano.


Mi consentirò le ipotesi più ardite e non imprimerò il marchio dell’impossibile su alcunché.
E soprattutto ci crederò. Ogni volta che un’idea avrà il sapore del mare aperto, e il colore dell’alba sul deserto, la cavalcherò con fiducia, checché dicano i giornali e le riviste specializzate.


A modo mio traccerò giorno per giorno le stazioni di posta. E sarà un viaggio pieno di sogno. Con la struggente nostalgia del tutto.

Eugenio Guarini
http://www.eugenioguarini.it

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