Scorre leggeri

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Scorrere leggeri


La luce, là fuori. La luce e l’aria lo confermavano.


Non ci sono soste nella vita. E tutti quelli che affermavano che Agosto è morto in qualche modo si stavano prendendo una pausa. Niente di male. Ma non era l’andamento delle cose. La vita scorreva come l’Orco, che è un torrente, ma qui sembra un fiume.


Quand’è che dai il tuo contributo all’impresa? Quando pulisci la cantina? Quando dormi? Quando leggi e studi? Quando ti muovi con la tua auto lungo la rete autostradale? Quando scrivi mail in Internet?…
Quando, in qualche maniera, stai dicendo sì all’impresa che si sviluppa continuamente, Agosto compreso.


Noi sentivamo che il centro della faccenda era l’amore. E sapevamo di essere ignoranti – terribilmente ignoranti – in materia. Il nostro sentimento era pieno di nostalgia per ciò che avrebbe potuto essere, di quello che le nostre storie passate sarebbero potute diventare. E sentivamo che questa era ignoranza. Come rimpiangere i libri e i film letti o visti.


La punta della nostra coscienza ci diceva che l’amore era davanti, e che doveva essere scoperto e inventato.
Noi sentivamo che non c’erano limiti a questo. Né l’età, né il denaro, né il sapere.


Non eravamo noi a provare l’amore, ma era l’Amore che aveva preso noi e ci trascinava per territori nuovi. E volevamo essere leggeri. E, oltre a pulire le nostre cantine, sapevamo che dovevamo camminare agili e veloci per i sentieri che il tempo ci portava. In fondo, pulivamo le nostre cantine, e gettavamo nei cassonetti decenni di passato, solo per essere leggeri come gli opliti. Per avere gambe agili e piedi robusti. E braccia pronte ad afferrare i rami. E a nuotare nel mare della vita.


La luce e l’aria di quell’Agosto – che molti dicevano morto – ci dava come l’abbrivio di un discorso e di un racconto che solo noi avremmo potuto continuare.


Notizie di rete


Claudia lavora nei Centri Per l’impiego. È una miniera d’informazioni e contatti. Pensi di non sapere fare altro rispetto a quello che hai sempre fatto? scrivile, ti aiuterà a scoprire che sai molte più cose. Il suo indirizzo mail è questo: claudiacavaliere@libero.it . Il suo cellulare: 347.5168153.


Sabato 21 aogsto si chiude la mostra a La Mandragora di Massa. Il 22 pomeriggio sgombro il ocale e porto via i superstiti. E si aprte per nuove avventure.


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Il quadro: Affidarsi al sonno. E’ esposto a La Mandragora di Massa.

Eugenio Guarini
http://www.eugenioguarini.it

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