Impresa e amore

Guarini Newsletter


L’amore e l’impresa.


Ormai ci sembrava chiaro. La gente si era abituata all’idea che per lavorare e far fortuna doveva cambiare testa e s’impegnava a diventare più creativa e intraprendente. La motivazione era forte: era come cercare l’America. Le persone avevano afferrato che una forte motivazione metteva in moto l’energia e l’ingegno e, di conseguenza, si addestrava a motivarsi. Per fare fortuna.


Sul terreno del lavoro avevamo registrato i più alti tassi di cambiamento – come dicevano i sociologi – una sorta di mutazione nel modo di pensare.


Il terremoto avvenne a proposito dell’amore.
E fu un giovane di trent’anni ad accendere le polveri. Le sue affermazioni ci smossero tutti e orientarono la nostra ricerca in quella direzione.


Lui domandava: come mai siamo stati in grado di canalizzare così bene la nostra creatività nel campo del lavoro e sembra d’essere ancora all’età della pietra in fatto di vita amorosa?


Dalle nostre indagini risultava chiaro – o sembrava – che la fonte principale della depressione e della passività nei confronti della vita risiedeva nel fallimento della vita amorosa. E non si trattava di problemi relativi al sesso – ormai eravamo abbastanza disinibiti in materia. Si trattava proprio di un’ignoranza estrema in rapporto a come si poteva vivere l’amore in maniera felice, integra, creativa.


Era così raro trovare espressioni di soddisfazione in questo campo che tutti eravamo convinti che un rapporto felice fosse una questione di breve periodo. Destinata a naufragare altrettanto velocemente di quanto si era presentata. Eravamo convinti che la maggior parte delle persone, dal rapporto di coppia traesse più motivi di massacro e d’infelicità che altro.


Ci veniva perfino il sospetto che la passione spesa nella professione e nel lavoro assorbisse dentro di sé attese che, inizialmente, cercavano la loro espressione in un sano e appassionato rapporto con un partner d’amore.


Levine – così si chiamava il giovane ontonauta – martellava impietoso sulla questione. Diceva:


Come mai le espressioni di passione si trovano quasi esclusivamente sul terreno del lavoro, mentre i discorsi sull’amore sono piagnistei d’infelicità?


Abbiamo imparato ad uscire dagli schemi e dalle abitudini nel modo di percepire e analizzare i problemi professionali, ma sul rapporto di coppia?


Siamo diventati flessibili e creativi nell’affrontare la ricerca di nuove soluzioni sul mercato, ma nella vita amorosa?


Vogliamo credere che la passione per il successo professionale possa lasciar cadere ai margini della storia la passione amorosa?


Non ci rassegniamo facilmente all’idea di fallimento nell’impresa economica, come mai sembriamo dei rassegnati al fallimento della vita di coppia?


Stiamo diventando tutti dei single, capaci di dare ricchezza da soli alla nostra esistenza. La vita di coppia è un residuo archeologico del passato?


Abbiamo una letteratura impressionante sull’immaginare la vita nuova dell’impresa. Esiste qualcosa di simile per immaginare una nuova vita di coppia?


Fu un terremoto. E non potevamo rassegnarci all’idea di aver perso un’occasione epocale…


Notizie di rete


Servizio Lavoro.


Bilancio di competenza.E’ un itinerario nel corso del quale ti rendi conto di avere molte piu’ competenze di quello che credi.


Ricerca attiva del lavoro.Via dai soliti curricula, senza personalità, che non si fanno più leggere e non parlano davvero di voi. Fuori dalle solite modalità passive e disarmanti…


Claudia lavora nei Centri Per l’impiego. E’ una miniera d’informazioni e contatti. Scrivile, ti aiutera’ Il suo indirizzo e-mail: claudiacavaliere@libero.it . Il suo cellulare: 347.5168153.


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Eugenio Guarini
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