Il cartografo

Nella foto: La Vigna Bella, a Lugnacco.


Il cartografo


Dall’inizio di Aprile le mie passeggiate in Canavese sono diventate una pagina settimanale su La Gazzetta del Canavese.


Idealmente nei miei giri incontro delle storie – persone che intraprendono iniziative significative ai miei occhi – e le racconto.


La gioia del camminare si è coniugata al piacere di scrivere, di raccontare storie. È qualcosa che faceva parte del mio sogno.


Oggi mi sono incontrato con un giovane quarantenne che passeggia come me per montagne e colline, lui con lo scopo di mappare il territorio. Fa carte geografiche aggiornatissime e scrupolose. Si muove armato di GPS, un fascio di carte militari e una penna biro multipla 4 colori.


Il luogo dove l’ho intervistato si chiama Vigna Bella, ed è quello nella foto allegata.


Ho appena fatto il mio articolo per il giornale, rivivendo le cose interessantissime del pomeriggio – una splendida – la prima dopo tanto tempo – giornata di sole.


A un certo punto, questo ragazzo mi ha detto: “Vedi, sto facendo il lavoro che io sono!”. Mi è sembrata una mia espressione. Io avrei detto così. Esattamente. E spiega: “Io sono un randagio, mi piace girovagare, da solo, per colline e montagne… e ho fatto di questa mia indole il mio lavoro”. E le cose gli stanno andando anche bene!


Ha perso la fidanzata, che di questa sua scelta non ne voleva sapere. Ha metà famiglia contro che gli dà del pazzo. Ma sono 4 anni che va avanti e dice che è “molto soddisfatto della scelta che ha fatto” e l’entusiasmo glielo leggi negli occhi.


Non ho incontrato davvero una persona speciale?
Non è qualcosa che parla profondamente anche a ognuno di noi?

Categorie: Eugenio Guarini