uomini di spirito
Il quadro si chiama “Ai piedi delle betulle” e ricorda una bellissima camminata. È di un metro per un metro. Per informazioni, contattami.
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Uomini di spirito
Sono sicuro che non vale sempre, ma talvolta penso che sarebbe meglio che fossi un po’ più spiritoso e meno spirituale!
Volevo fare, stamani, delle mappe mentali su questioni serie (!). Volevo, in altri termini, mettermi seriamente a programmare qualcosa di potente per raggiungere il successo che desidero nel campo della pittura e della scrittura (!)
Sono andato all’aperto, in un’area attrezzata montana, posando il mio grosso notes sul tavolo. Ma non riuscivo a star seduto: sonnolenza e movimenti intestinali.
Allora mi sono deciso per una camminata lungo il sentiero in salita abbandonandomi alle libere associazioni. (Segretamente chiedevo alla camminata di farmi incontrare le idee giuste…).
Ecco il riassunto del processo mentale.
Tantissime ammaniti muscarie, belle e velenose. Movimenti intestinali. Avvelenamenti, inquinamenti.
Improvvisamente mi rendo conto che la presenza di forti sensazioni intestinali accompagna tutto l’arco della mia vita: il mio intestino si è sempre fatto sentire in maniera piuttosto movimentata.
Domanda: Sarà per questo che sono stato attratto dall’analisi della vita interiore?
L’alimentazione e la digestrione hanno fornito le metafore da me più usate per rappresentarmi lo studio e la formazione. Al liceo e all’Università e durante il periodo d’insegnamento solevo “ingozzarmi” di letture. Mi aspettavo di “digerire” tutto questo alimento e di trasformarlo in energia intellettuale e nei suoi prodotti.
Scopro che “avere la pancia piena” non è solo aver mangiato molto ma anche essere incinto. I movimenti intestinali sono incubazione del feto.
I processi dell’incubazione delle idee mi hanno sempre interessato moltissimo.
Il pericolo è che, non digerendo bene, tutto questo cibo m’inquini.
Allora vengono fuori cose puzzolenti.
È necessario assicurarsi una buona digestione incubazione. Ci vuole movimento!
A questo punto mi rendo conto che camminare non è per me solo un piacere. È qualcosa che faccio per mantenere il mio metabolismo efficiente, in vista della creazione. Dunque: non sto sottraendo tempo alla pittura o alla scrittura, come talvolta sono tentato di pensare. Ma sto lavorando per la pittura e la scrittura.
Per ottenere questo la mia camminata dev’essere piacevole, non stressante: devo sentirmi bene. Generalmente, comportandomi in questo modo, ottengo il risultato che mi propongo: rientro a casa pronto per il lavoro creativo. Spesso, i pensieri nuovi arrivano già durante la camminata.
La mia camminata ha successo.
Conclusione: il mio viaggio verso il successo può assomigliare al mio camminare, che tiene conto del mio ritmo e di come mi sento. Con i miei ritmi lenti, senza forzare, senza “strizzare l’intestino”, seguendo il sentiero che si apre davanti da solo.
Sarà l’indicazione giusta? – Visto che sono creativo perché ho avuto spesso mal di pancia?
NOTIZIE E IMMAGINI
Il 4 e il 5 ottobre (lo scorso fine settimana) ha avuto luogo la Festa delle Storie a Piedicavallo. È stato un grande successo. Cliccando qui puoi vedere un po’ di foto dell’evento. E grazie alle cinque splendide ragazze di Dialogos!
Categorie: Eugenio Guarini