Per un manifesto

Il quadro: Primi freddi, acrilico su tela cm 100 x 100.
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Per un manifesto dell’arte


Perché c’è qualcosa come un principio di entropia che governa le cose e contro cui la vitalità è sempre impegnata a trovare espedienti.


Ed è qui il nocciolo caldo dell’avventura. Uno dice: la mia vita è un viaggio. Un viaggio d’esplorazione per l’Oceano dell’Essere. La mia vita è un’avventura, eccitante. Le sfide e le prove fanno parte della ricetta, ma a patto che l’istinto di vitalità prenda il sopravvento e che dalla depressione, e dalle tentazioni di un romanticismo moscio sollevi la testa per la gioia di esistere creativamente.


Ed ecco delle semplici camminate per rinforzare l’organismo e uscire dalla malattia diventano esplorazioni di luoghi e incontri, diventano scoperte sulle tue possibilità e sui tuoi talenti.


E trovi intuizioni che portano luce su quello che fai e ti succede.


Cosa faccio quando dipingo?


I quadri sono un diario, ho detto tante volte, ma di che?
Mi dicono che i miei titoli sono spesso suggestivi e sembrano alludere ad una storia segreta, interiore: ma la storia di cosa?


È fantastico che oggi queste domande mi vengano in maniera così leggera e frizzante!
È così quando è sboccia un’intuizione che rende ragione di tutto un percorso.


All’inizio mi sembrava che le mie donne esprimessero fondamentalmente la fierezza di essere quello che erano: delle dolcissime donne selvagge, una sorta di alter ego della mia anima.
Ora, la prospettiva si allarga.


Quel torrente s’immette in un corso d’acqua più largo e comprensivo.
Ora mi rendo conto che la mia pittura è una ricerca destinata ad alimentare la vitalità, fronteggiando l’entropia. Nasce da una coltura dell’energia e della vitalità e si propone di restituire energia e vitalità, di sorprendere e stimolare creatività gioiosa ed energica.


Perché esiste un oceano della desolazione e un mare di melanconia che bordeggia le nostre esistenze. Che fa presa nella vita interiore, filtrando tra le crepe delle dighe che abbiamo eretto a difesa.


La mia arte è neghentropica!
Va nel senso inverso. Risale la corrente che porta le cose in basso, verso l’appiattimento ineluttabile.


È il calore del corpo che fronteggia i primi freddi.


E mi rendo conto che i momenti più vitali della storia dell’arte, le fasi di innovazione che hanno suscitato discussioni interminabili, eccitazione e fermenti hanno manifestato proprio con questa capacità di creare fermento e innovazione il loro senso. L’arte è destinata da sempre a dare impulsi gioiosi, dinamici, fiduciosi, positivi, alle forze neghentropiche della vitalità creativa.


NOTIZIE


PIEDICAVALLO IL PROSSIMO FINE SETTIMANA!
Le 5 straordinarie amiche di DIALOGOS hanno organizzato per il prossimo fine settimana una ricca serie di manifestazioni a Piedicavallo, in cima alla Valle del Cervo (Biella). La Festa delle Storie è stata immaginata come un’occasione per sviluppare dialogo interculturale. Il programma lo trovate cliccando qui. All’interno di queste manifestazioni c’è anche la mia mostra Storie di donne nella Biblioteca il sabato 3 ottobre  e la domenica 4. Che gioia sarà incontrarvi!

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