Lo stato luminoso delle cose
Il quadro l’ho chiamato “Lo stato luminoso delle cose”.
È stato il ceramista Giovanni Carbone a farmi fare attenzione alla potenza espressiva del tratto essenziale. Ne sono affascinato. E avverto che la mano sa cosa fare per esprimere ciò che sento dentro. Le dimensioni sono le mie solite: cm 100 x 100 e i colori sono acrilici.
Ogni cosa è illuminata.
Mi sto domandando come mai ci ho messo così tanti anni a vedere che il mondo è così bello e che la vita è uno spettacolo così sorprendente. Forse ci sono le stagioni dell’anima, come per ogni cosa vivente. E ogni età ha il suo dono. Che dire? Chi le sa davvero queste cose?
Quel che so è che sto chiedendo altrettanti anni per mettermi in viaggio per sempre. Camminare la vita dappertutto, infilare un ah! e un oh! dietro l’altro. Mi viene da credere che sia impossibile resistere, sapendo che c’è tanta bellezza. Che non si possa più restare nella pelle.
Ho preparato la macchina, stracolma di quadri.
Domattina, prima che l’alba accenda la giornata, parto per Lecco.
Porterò “donne” – non ancora questi ultimi quadri astratti. Molte in monocromatico.
Sono ospite di un locale molto carino, in località Pescarenico, gestito da una Virginia giovane e dinamica. Il nome è un programma: Soqquadro!
A letto presto, dunque.
Buona notte!
Categorie: Eugenio Guarini