Categoria : Eugenio Guarini
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Il quadro è di oggi. Si chiama “Il gatto che amava la luna“. Acrilico su tela di cm 100 x 100.
Un gatto che ama la luna
Bruna, che è intuitiva e penetrante, una volta ha detto che io sono un po’ gatto. È vero. Sono un gatto che sta bene da solo. Non manco di nulla quando sono con me stesso.
Questo non significa che io sia separato dal mondo, dalla gente e dai grandi problemi che minacciano il genere umano. Al contrario, amo la gente e desidero fare della mia vita un dono.
Il mio studio atelier è una sala parto che funziona 24 ore su 24.
Sono continuamente incinto. E il mio piacere più grande è metter al mondo, dare alla luce.
Partorisco quadri e pensieri.
Grandi o piccoli che siano, importanti o meno, sono il mio parto quotidiano. Il motivo per cui esisto. Il frutto del mio albero.
Perché sono fecondo. Decisamente sono fecondo. E adoro la fecondità.
Io amo ogni istante della mia vita. Amo l’ambiente dove vivo e lavoro. Amo il processo stesso attraverso cui mi esprimo. Amo i miei amici, quelli a cui scrivo e che mi scrivono. Quelli con i quali ogni tanto c’incontriamo. Quelli di cui so qualcosa, anche piccola, che li riguarda.
Quando scrivo, lo faccio per me e identicamente anche per loro.
Da solo riesco a concentrarmi meglio sulle cose che mi interessano. E anche a lavorarci meglio. A modo mio.
Io credo che i miei sogni e desideri siano da prendere in seria considerazione. Sono la parte più viva di me. Mi spingono verso qualche meta, mi scaldano mentre cammino, mi confortano quando sono stanco.
Prendendo sul serio i miei sogni ho preso sul serio la vita. Perché mai ci sarebbero dei sogni e dei desideri? Per illuderci? Per ingannarci? Si prende sul serio la vita se si assume questa opinione?
I sogni sono un fattore importante della vitalità. Riscaldano il cuore, spingono a pensare, progettare, prevedere, immaginare. E ad agire, a fare, a muovere le mani e le gambe e la voce. A usare strumenti, a cercare strumenti, mezzi, condizioni, perché l’oggetto del desiderio venga in chiaro e si realizzi.
Prendendo sul serio il sogno che mi abita io ho fiducia della vita.
E sono in grado di stabilire con me stesso un buon rapporto, che libera energie profonde, a volte insospettate.
Sì, sono un gatto che ama la luna.
Notizia.
Open Art House presenta: Giovedì 21 febbraio2008 ore 20.30: “Concert House” di Julim Barbosa
Per il primo evento esclusivamente musicale, la Open Art House, presenta Julim Barbosa.
Un viaggio internazionale attraverso la musica che ha contaminato ed influenza lo stile di questo artista, sino ad arrivare al diario di personale, fatto di suoni e parole che permetteranno di raggiungere il cuore della sua più intima melodia.
Al termine del concerto verrà offerto un piccolo rinfresco.
Dove: Via di Vittorio 4 Ivrea
10€ ingresso
Info www.openarthouse.it
Prenotazione obbligatoria a info@openarthouse.it
Monica 3385093563
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Julim Barbosa chitarrista professionista, nasce nel 1971 in Brasile, a Juiz de Fora, nello stato di Minas Gerais. Fin da bambino vive a contatto con la musica. Suo padre, Anesio Barbosa, è un musicista di grande fama. A diciassette anni suona già nei locali con musicisti più grandi ed esperti.
Dal 1993 al 1997 suona nella Big Band del maestro Silvio Gomes, nel frattempo suona con artisti come Leoni, Emmerson Nogueira, Nana Caymmi al “Pro music jazz festival”.
Nel ’97 arriva in Italia per la prima volta, tornerà definitivamente nel 1999.
Nel 2002 incide l’album “solo per te” del quale è autore, direttore artistico e arrangiatore, e dove suonano con lui artisti del calibro di Abraham Laboriel, Justo Almario, Tom Brooks e Chester Thompson.
Ha partecipato ai dischi “ E Poi La tua Bocca da Baciare” di Ornella Vanoni e nel CD Butter Swet di Tullio de Piscopo.
Julim ha lavorato anche per il arrangiatore e produttore Mario Lavezzi della Sony Music e per il Produttore dei Sugar Free Luca Venturi della Warner Music
Nel 2007 esce suo primo cd da solista, “Giusto Re” gospel italiano con contaminazioni jazz e bossa, contiene un brano in portoghese e un acustico.
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