Con le mani in tasca

Guarini Pensiero
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Il quadro di oggi: Bianca, acrilico su tela cm 100 x 100. Bianca ha l’espressione di chi ha considerato con spregiudicatezza radicale la situazione e si è decisa in maniera assolutamente determinata. Bianca ha appena vissuto uno di quei momenti decisivi dell’esistenza da cui dipende il senso della propria storia.


Mani in tasca


E succede di guardare la propria vita e di concludere che non è poi granché. Che non si è raggiunto nessuna delle nostre aspettative importanti. Che sembra quasi di passare sulla faccia della terra, di attraversare il tempo, senza che ciò comporti alcuna differenza.
Chi si ricorderà di te tra dieci anni?
Quanti oggi benedicono il fatto che ci sei?


E ti può prendere quella tristezza dilagante che è il sapore amaro del giudizio di inutilità. E che, diventando rassegnazione, introduce per l’inclinata strada grigia di un’esistenza senza sapore.


Chi di noi non ha vissuto più volte questa situazione?


E sappiamo anche che c’è una reazione sana, a partire da qui.
Un da qui a lì da affrontare, in una situazione del genere.
Una decisione rimette in cammino, e innesca nuovamente la voglia di vivere.


Una scossa consapevole e intenzionale che immette in una dimensione altra. Dove le cose ritrovano l’innocenza dell’erba bambina. E si ricomincia con fiducia.


E si ricomincia a pensare a ciò che si vuole, abbandonando l’abitudine ad avere sempre in testa solo ciò che non si vuole. E ci si concentra sull’immaginare la realtà in cui saremo gioiosi, pieni, avventurosi, vitali, a tutto tondo.


Scrollando le spalle alle miriadi di voci degli avvocati del diavolo, con la testa piena dei nostri sogni, avanzando con le mani in tasca, come un ragazzino spregiudicato e avventuroso, per le strade della vita.

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