Strofinare la lampada

Valle alpina, con laghetto. L’altra mattina… Una nostalgia delle montagne, delle belle passeggiate dell’estate scorsa… Ne è nato questo quadro…


Guarini Pensiero


Strofinare la lampada.


Alessandra è una giovanissima amica, intelligente e romantica. Da quello che scrive ho la netta sensazione che stia conducendo una battaglia – una delle più appassionanti e significative battaglie dell’esistenza.


Sembra che le forze realistiche della vita la vogliano persuadere a smettere di credere alle favole: che “l’isola che non c’è” non esiste proprio per niente!


Poiché mi considera – a ragione – una sorta di Peter Pan, mi viene spontaneo tenderle una mano.
E vorrei che pensasse a un’altra favola straordinaria: quella della lampada di Aladino. Una favola che contiene una suggestione potente, un insegnamento che potrebbe fare la differenza.


Un oggetto comunissimo, molto concreto e realistico – la lampada – racchiude dentro di sé un genio addormentato. Non succede niente di straordinario finché non la strofini. La lampada resta una banale, realistica, semplice lampada…


Ecco, dunque, la lezione.
Le cose comuni, la vita ordinaria, gli eventi e le azioni molto concrete, racchiudono un genio addormentato dentro di loro che le rende magiche. Ma non succede niente di straordinario – tutto rimane “terribilmente” concreto – se non si scopre come “strofinarle”.


Non ci si deve chiedere, dunque, se esiste o non esiste l’Isola che non c’è. Ma tentare di scoprie come si fa ad “accarezzare” la lampada affinché il genio si svegli?

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