Filari di alberi in fondo

Filari di alberi in fondo


Succede ogni volta, durante le mie passeggiate. Mi rendo conto della complessità incredibilmente ingegnosa, intelligente e bella della grande famiglia di esseri viventi in cui mi muovo e vivo. Una complessità che non riesco nemmeno lontanamente a raffigurarmi nella mente. E mi smarrisco, rendendomi conto di essere assolutamente inconsapevole e senza potere rispetto alla realtà e ai miei stessi desideri. La resa mi sembra l’unica risposta adeguata a questo smarrimento. Poi ascolto il mio desiderio di vita e mi rendo conto che se esso non può essere pretesa, può essere preghiera. E concludo che Io sono domanda, strutturalmente. Vale a dire: un desiderio senza potere (povertà) che dunque chiede. E la fiducia mi pare l’atteggiamento più coerente e naturale per chi è fondamentalmente una domanda. E allora mi rimetto a studiare ed operare, convinto che il fare è andare incontro al dono.

Categorie: Eugenio Guarini