ancora lontano

Proposta ludica 1 (cm 70 x 70, smalto su tela).


Un viaggio appassionante, ancora tanto lontano dalla meta…


Beh, forse, non bisognerebbe costringere quella voglia di bellezza, di arte e di espressione, necessariamente in qualche categoria professionale. Non sempre, voglio dire, è la cosa migliore da fare.
Quello viene da sé quando pensi di guadagnarti da vivere facendo quello che ami, che è il sogno di ogni artista, che non vorrebbe essere distratto da altre attività che gli rubano il tempo vero di vita. Insomma, allora puoi dire che sei un violinista e fai il violinista al Regio, per esempio, e ti pagano per quello. Oppure fai il pittore, e li vendi anche i tuoi quadri e ci tiri fuori la pagnotta. Beh, in questi casi tutto sembra liscio, che va da sé.


Ma…, ecco, io sono portato a riflettere su un ma.
Quel ma è che queste cose, se ce le hai dentro, le devi fare, ne hai bisogno, anche in maniera più libera da quanto una professione ti permette. Insomma sono spinte, energie, desideri e necessità che saltano fuori dai confini in cui una professione è rinchiusa e tu sai che se canti, canti per te, se suoni, suoni perché ne hai bisogno, e se metti voce e musica e ritmo nel modo in cui parli agli altri, nelle cose che fai, senti che tutto questo va molto oltre la professione: fa parte della tua esistenza e puoi anche dire che non sai dove ti porterà, ma per il momento non puoi fare a meno di coltivare queste cose.


Che stai bene quando ti ci dedichi, anche se soffri per non riuscire a vedere dove ti conduce tutto questo. E a volte hai perfino il terrore che ti faccia perdere un sacco di tempo e disperdere in mille rivoli inconcludenti. Lo devi fare!


Sto cercando di convincermi che è tutto a posto, perché sento tante di quelle spinte che riguardano la pittura, il disegno -, certo – ma anche la scultura, la fotografia, il video, la voce, la musica, la parola, la recitazione, il pensiero e il traffico con la gente… tante di quelle spinte che non vedo proprio come possa sistemarle tutte nello stesso alveo, come far scaturire sinergia tra loro, e perciò mi sembra di restare sempre fuori campo, terribilmente indietro e lontano da una conclusione che sia un risultato apprezzabile, mentre il tempo scorre inesorabile…


E allora elaboro, a consolazione, questa teoria secondo cui si tratta di sfaccettature della vita, riguardano l’esistenza, l’espressione e la comunicazione, anche la riflessione, l’approfondimento, la cura… insomma che fanno parte della vita anche se non sono ancora (!) qualcosa di definito, di preciso, di professionale…


NOTIZIE


UNA MOSTRA A ROMA, CROWN PLAZA HOTEL di via Aurelia Antica, 416.


Invitato da Davide Grilli, direttore, ho portato 40 smalti di un metro quadrato ciascuno, in questo splendido luogo che è il Crown Plaza Hotel. Allego alcune foto dei quadri sistemati con cura da Davide e Guendalina a questo link: La mostra rimarrà al Crown Plaza fino alla fine dell’anno e a settembre-ottobre  abbiamo convenuto di combinare una sorta di vernissage per incontrare gli amici di Roma e dintorni.


Voglio ricordare agli amici che ho in piedi anche un’altra nutrita esposizione all’Hotel Trezzo a Trezzo sull’Adda, al Chicchirichì di Brembate e alla cantina Compagnoni di Bergamo. I luoghi delle mie esposizioni attuali sono comunque segnalati sulla home page del mio sito www.eugenioguarini.it.


Il 13 giugno, aderendo all’invito di Maurizio Braghiroli, sarò presente a Rivarolo Canavese, on the road, alla manifestazioni “Fiori e arte

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