Sintonizzarsi
Il quadro: Della serie “macchine per sognare e mandala per accedere all’Altrove”: Sintonizzarsi. Acrilico su tela di cm 100 x 100.
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Sintonizzarsi
Se vuoi, si può chiamare una “filosofia di vita”. Si è andata costruendo pezzo per pezzo – e piuttosto lentamente – in questi anni di avventura d’artista. Ed è ancora in fase di lavori in corso. Assomiglia più a un’ipotesi operativa che a un sistema di conoscenza. È evocabile tramite alcune parole, che funzionano da pro memoria, da segnalibro, o simili…
Una di queste parole è sintonizzarsi – che è anche il titolo del quadro allegato. Parola che mi ricorda una delle prime esigenze del mio modo di stare al mondo: quella di connettermi con i segnali sottili che contengono indicazioni di marcia.
Avendo deciso di andare attivamente “dove mi porta il cuore”, so che devo imparare ad “ascoltare”. E per farlo ho una certa esigenza di “sintonizzarmi” – proprio come una vecchia radio a manopola.
Benché io cerchi di essere presente fin dalle prime ore del mattino, inevitabilmente le cose finiscono per distrarmi, disorientarmi, spesso smarrirmi.
È una delle ragioni per cui vado a camminare in mezzo alla natura. Camminando da solo, respirando al ritmo giusto, perdendo lo sguardo tutt’intorno, la sintonizzazione arriva quasi da sé, senza sforzo. E a quel punto, ascoltare è una festa del cuore.
Come mi scrive Nadia: cerco in queste geografie della pace di scoprire l’alleanza originaria tra natura e cultura.
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E poi ci sono le gioie intense dell’amicizia. Al vernissage di Lecco, i due cari amici Joe e Roberto che mi sono venuti a trovare dalla Svizzera. La coppia di Lecco che ho conosciuto e i ragazzi … la cui presenza rende più viva ogni piega della vita. Qualche foto della serata cliccando qui.
Oggi, domenica 9 novembre, vado a istallare una nuova mostra a Milano, presso il Club sportivo Francesco Conte, in Corso Como.
Categorie: Eugenio Guarini