Categoria : Eugenio Guarini
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Il quadro “Liberi”. Fa parte di una trilogia sui cavalli che puoi vedere sul mio sito. Vorrei dedicare questa nl a Roberto e Joe, in Svizzera, che mi hanno appena scritto.
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Far fortuna!
Ieri sera mi viene in mente che i problemi veri, quelli seri, sono altri. Puzzano di sudore e grondano sangue. Sono fatti di stomaci vuoti e di ossa tumefatte…
Cosa sto pensando? Che le mie cose sono giochetti espressivi, finezze del linguaggio e colpi di pennello… Aspirano alla gioia, di fatto la raggiungono, ma non possono evitare, almeno questa sera, il pungolo amaro della tristezza.
Perché? Per il semplice fatto che, da soli, non sfamano il mondo.
Un demone severo dev’essersi impossessato del mio animo. Continua a parlare con voce tagliente: “la solidarietà muove il culo, non solo la lingua!” – dice, e taglia corto sul mio senso di utilità frustrato.
Capisco che è la mia carta d’identità che mi rimprovera. Mi ricorda l’anno di nascita. Ed è severa sul fatto che mi trastullo ancora come un ragazzino tra gli slanci del gioco, della contemplazione, e della poesia irresponsabile.
L’ascolto. Cerco di guardarmi allo specchio. Di essere sincero.
E capisco che, carta d’identità a parte, io mi sento benissimo nei panni di un ragazzino che sogna di far fortuna con la pittura e la letteratura. Perché sognare di far fortuna, semplicemente, è una storia avventurosa. Perché, semplicemente, è vita. Perché, semplicemente, è slancio e sentimento…
E capisco che il moralismo è castrazione – quale demone ci vuole morti?
Potente nell’appellarsi a valori veri, ha solo lo scopo di dimostrare che il nostro piccolo fare è nulla!
Il nostro piccolo è nulla?
Il tuo, il mio piccolo desiderio di far fortuna è la favola più bella che tu possa realizzare. È il tutto grande della tua vita. Della mia.
Fanculo, il demone moralista!
Verrà una sera in cui il volontario nel campo dei lebbrosi, dei profughi, la suorina degli ospedali, dei derelitti, l’assistente allo sviluppo nelle bidonville, l’infaticabile assistente sociale della metropoli… leggerà i miei versi per sollevare il cuore e ripristinare lo slancio della sua vocazione.
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