Rinascere nell’entusiasmo

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Il quadro: Lo scorfano e la sirena (cm 200 x 130)


Rinascere nell’entusiasmo


Ho suonato arie di Natale alla tastiera. A lungo. Perché le nenie di Natale ti incantano. E ricordo Natali in cui ero triste – come molti che hanno avuto una vita irregolare. Come se nel loro destino venisse a mancare quel calore d’affetti che la famiglia rappresenta. Ma questo Natale – anticipato, dunque – è gioioso, felice.


Perché prevale il desiderio di nascere, di rinasce, di nascere ancora. Il fascino struggente della Vita che mi ha portato fin qui ed è già un passo avanti, che chiama oltre.


Ho detto, a volte, che la vita mi sembra un aperitivo: ti fa venir fame di Vita, ti mette l’appetito e sembra rimandare altrove o in altro momento il momento della sazietà.


Ci sono paradossi che incantano la mente filosofica.
Questo è uno.


Luciana – amica mia – mi gira una domanda che proviene da Maurizio Fiammetta – che scrive cose bellissime sull’entusiasmo. E la domanda è proprio questa: come si fa ad essere entusiasti, oggi, nella famiglia, nel lavoro, con se stessi?


Già: come si fa?


E infatti, l’entusiasmo non si fa. C’è o non c’è, arriva o si fa aspettare, o ti ignora. Quando c’è è un dono. Difficile immaginare di “farlo”.
Lo puoi invocare. Puoi tentare di aprire le porte. Puoi lavorare per liberarti dagli ostacoli che lo bloccano e inibiscono.


Benché non “si faccia”, non dovrebbe essere una cosa difficile da ottenere, se guardi i bambini quando giocano. Giocare è entusiasmo senza chiamarlo per nome.


Porsi la domanda è già un segnale che la verginità è stata persa.
Ma tant’è. Anche le conversioni sono un grande evento.
E allora la strada dell’entusiasmo, una volta sofferto quello che c’era da soffrire, è credere nei propri sogni e pensare la vita, il fare, come un grande gioco in cui c’è davvero la possibilità di vedere il sogno realizzato.


Poiché questo è follia rispetto alla nostra formazione razionale, conviene bere un paio di bicchieri (a pranzo o a cena, ti prego!) e saltare sopra tutte queste consolidate convinzioni.


In fondo è perfino razionale che si ipotizzino dei grossi limiti per la nostra ragione nel tentativo encomiabile di creare un’immagine il più possibile adeguata della realtà, di ciò che è.


Credere nei propri sogni, comunque appaiano le cose sulla scena del presente, è senza ombra di dubbio un ingrediente della ricetta.
E poi c’è il riscontro, il feed back – come si dice – che ti conforta nell’ipotesi. Ma, anche questo, accade – o non accade. Non è garantito da una polizza assicurativa.


Sennò che avventura sarebbe la Vita?


NOTIZIE
Vi segnalo ancora il sito di Danilo, Skisensation,
interessante per l’approccio olistico allo sport e allo sci in particolare.


Ma anche la mostra fotografica della geniale e affascinante amica Paola Risoli. Il cui invito e le coordinate sono scaricabili nell’area download.


E poi, l’iniziativa che sta a cuore a Gloria Nobili, sull’Ipnosi regressiva, di cui potete trarre informazione qui.


E infine, voglio segnalare L’arrivo in Italia di Rick Jarrow che molti conoscono per quel bel libro che è Crea il lavoro che ami e per la Saggezza della guarigione di Ermete. Le informazioni le puoi scaricare nell’area download.

Categorie: Eugenio Guarini