Parliamo?

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il quadro: Le plus grand, acrilico su tela, cm 100 x 100, spatolato con vigore.


Parliamo?


Ho inventato questo sito e questa newsletter per parlare franco e raggiungerti nel cuore.
L’ho fatto anche perché ho creduto che parlando franco di fronte a te, forse avrei potuto essere più vero di fronte a me. Perché la franchezza e la sincerità non significano solo dire quello che senti, ma significano conquistare quello che sei davvero.


È un po’ che so che si muore, che la vita non dura in eterno, e che ogni minuto dell’esistenza che ci viene donata è un’occasione unica.
È da un po’ che non voglio più sprecare in recite il tempo vita che mi rimane.


Ti sto parlando al cuore per trovare il mio stesso cuore. Sto sfondando pareti di mattoni, per aprire per me uno spazio nel muro che nasconde l’orizzonte.


Io sono uno che è felice di quel che c’è. Ho imparato a farlo.
Io sono anche uno che ha sogni spaventosamente smisurati rispetto a ciò che c’è. Quindi, io sono uno che sta per molta parte della sua anima in quel che non c’è ancora.


Io vorrei incontrarti e parlare franco con te. Come domenica sera con Mario, Giulia, Marco e Renato. Non per passare il tempo e basta. Ma per toccarci l’anima. Per muovere quella cosa calda che c’è dentro di noi, da qualche parte, forse nel midollo spinale, forse nell’intestino.


Lo sento che non vale solo per me. Vale almeno per tutti quelli che ho incontrato. Noi vogliamo vivere pienamente. Vogliamo essere quello che siamo dentro. Vogliamo esprimere il meglio di noi. Vogliamo uscire dalla sindrome della paura. Vogliamo credere che i nostri sogni sono verità.


E allora è avventura. Anche rischio, certamente. Ma non siamo scemi.
Dai, è avventura. Il che vuol dire che fai salute, accumuli energia, ti rafforzi, e poi ti spendi affrontando tutto quello che c’è da affrontare. Non sei tu che decidi le  prove. Le prove arrivano. Tu decidi di rafforzarti, fare esercizio, riposarti e quando viene il momento di impegnarti.


Ho fatto questa malattia. E la convalescenza è lunga. Certo, troppo lunga per il desiderio dell’anima. Ma l’accetto. E ti dirò che ho imparato – senza volerlo – a vederci dentro. Vedo meglio – da malato – quello che conta e quello che è una cretinata.


Spero che tutto torni in superficie, tra due o tre giorni.
Speriamo.
Ma già oggi sento le cose. Sento che la vita è troppo bella. Follemente bella per poter resistere al suo richiamo. Follemente bella per piangere di qualcosa. Perché essere al mondo vuol dire vedere, sentire, immaginare, provare, e anche toccare con mano.


Sì, guarda: le cose vanno bene.
Vendo abbastanza, mangio tutti i giorni.
Non ci penso più di tanto.


Ma io ho ancora tanto bisogno di amore.
Amore per ciò che faccio.
Amore delle persone che incontro.
Amore di qualcuno di speciale che ancora non ho incontrato. E che non cerco neanche.


Penso a volte al passato e vedo tutto quello che ho sbagliato. Dopo la rassegna, non lo so spiegare – ma forse tu mi capisci – dopo la rassegna io sono perfino fiero di aver fatto tanti errori. Tante cretinate.


Questa cosa che chiamiamo vita è la nostra avventura.
È così.
Diamoci dentro.


NOTIZIE.
So che ne dovrei dare diverse. Non sono sicuro di ricordarle tutte – sindrome da convalescenza.


Intanto c’è Federico Mazzi che invita a APERIFILM.
Mercoledì 22 Novembre dalle ore 20,30
APERIFILM: Donne sull’orlo di una crisi di nervi
INGRESSO LIBERO
OSPITI DELLA SERATA A SORPRESA !!!!!!!
Organizzazione, Realizzazione e Allestimento by Ass. Polistyle.
polistyle@libero.it
DIAMOND, Via Maria Vittoria 35/H, Torino
infoline 0118390621 –
info@diamond-club.it



Poi c’ la mostra di Claudia Cavaliere.
INCONTRARSI……ARABESCHI DEL DESTINO
Mostra personale di Claudia Cavaliere. L’Altramarea,
Via Nino Bixio 52- Parma
 dal 18 novembre al 31 dicembre 2006


…. come recita un detto indiano..”Ognuno trova la sua casa”…. Spesso dipingo per rendere visibile il pensiero, perché certe emozioni non hanno forma che possa essere tradotta in parole.. poi certe emozioni..oltre al colore trovano anche la parola.Provate a immaginare che un incontro “quasi” casuale , possa inerpicarsi verso il cielo e, con il battito d’ali di un misterioso “effetto farfalla”, creare il più bello degli arabeschi del destino…Misteriosi eventi sincronici sembrano costellare la vita di ognuno di noi.
Improvvisamente un evento accade in perfetto sincronismo con un pensiero, e l’evento stesso racchiude sempre un significato profondo il cui scopo è quello di guidare la nostra vita verso il proprio destino.. Incontrarsi… è ciò che l’antico bambino dentro di noi ricorda ancora: il fuori è dentro e il dentro è fuori, la fiaba è eterna, come eterno è il simbolo cangiante della magia. Incontrarsi…nel tempo-non tempo, nel sogno più reale di ogni caleidoscopico sogno. è il sogno che esce dal territorio della notte dalle oscurità, che ci apre le porte dell’altrove, dove ogni spazio del pensiero è un luogo che non spiega ma evoca…
Incontrarsi…là dove si sciolgono le ristrette e aride categorie del razionale. per respirare all’unisono. Incontrarsi… è il tempo non consecutivo. Qui, le emozioni vivono, come realtà e sogni dell’anima..mai sentono il bisogno di essere spiegate. Qui la parola si fa colore e il colore si fa parola.. E le mani si intrecciano nel calore dell’oro. Incontrarsi… Dove il percorso dell’anima è il luogo in cui la libertà non è più “mi basto” ma “ho bisogno di te”
Incontrarsi.. è l’albero sotto il quale fermarti se ti perdi… perché è qui che, se ti perdi, il bosco ti ritroverà. Incontrarsi è il tintinnio vivo, scrosciante, argentino della risata., il punto in cui l’ordine cosmico sembra ricollegarsi all’ordine umano, il fragore del lampo che dirige il cammino. Incontrarsi..come goccia d’acqua nel mare..ne è autonoma ma inscindibile parte..semplicemente essa è goccia e mare insieme. Incontrarsi.. è la luce che da fuori queste persiane…filtra dentro e ci illumina


SABATO 18 NOVEMBRE ALLE ORE 18  MI FAREBBE PIACERE AVERVI OSPITI PER UN APERITIVO
Claudia
3475168153


Quelli che non ricordo mi perdonino – meglio: mi rammentino.

Categorie: Eugenio Guarini