Categoria : Eugenio Guarini
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la foto: la Valle dei Sogni Dimenticati, questa mattina.
La Valle dei Sogni Dimenticati
Angela dice: voglio dipingere la vita con i miei colori. Barbara mi telefona per ribadire quello che mi ha scritto: non sento che cosa darebbe alla mia vita il calore di una vita piena e un groppo mi stringe la gola, un magone che sembra una gran bocca urlante senza voce. Cristina dice di essere sempre nel frullatore, mentre va a vedere i 280 quadri di arte contemporanea esposti ora dalla Galleria d’Arte Moderna… Io ho dormito un’eternità nel pomeriggio, per colpa della quantità di amaro Lucano ingurgitato dopo pranzo.
*
Con la prima luce del sole, questa mattina, ho ripulito dalle foglie secche la Valle dei Sogni Dimenticati, nella mia architettura boschiva. Ne puoi vedere l’entrata nella foto. S’intravede anche una panca rudimentale – un tronco incastrato tra due ceppi – proprio all’ingresso. La chiamo la Panca delle Domande.
Ho trascorso del tempo in questa Valle a dire: vorrei…, mi piacerebbe… oh se… senza preoccuparmi troppo se i desideri che esprimevo fossero realistici o meno. Questo andare e venire tra i desideri mi consentiva di entrare in contatto con uno spazio interiore che mi definisce certo molto meglio delle realizzazioni che posso annoverare.
Dicono che l’anima sia nel corpo. In questa esperienza dell’anima desiderante sembra, al contrario, che è il corpo ad essere immerso in un’anima smisuratamente più grande. L’anima si estende come il cielo – il cielo dei desideri.
In questa sorta di pratica, che mi viene ormai così naturale, c’è sempre un passaggio verso il quale io spingo la navigazione. Un passaggio che cerco di trovare e di superare, giocando con la miscela di pensieri ed umori che si susseguono.
Raccontato a posteriori, questo passaggio può essere indicato nel momento in cui mi riesce di credere che quei sogni si stanno avverando, tutti quanti e nell’insieme. Il passaggio registra un salto del cuore, fatto il quale, sono in grado di considerare quel cielo di desideri con una cosa che già esiste.
E mi ritrovo in uno stato d’animo in cui sono sicuro di saper fare quello che va fatto, anche senza un piano dettagliato.
Ovviamente, questa situazione non dura in eterno. Ed è consueto ritrovarsi, alla sera, spesso, con il respiro meno allargato, a volte col fiato corto, talvolta con il nodo alla gola di cui parli tu.
Che fare?
Per me è chiaro. Domattina ritorno nella Valle dei Desideri e … ricomincio daccapo. E probabilmente…
*
Tu mi hai tirato fuori dal sonno – quello dell’amaro Lucano – oggi. E stentavo ad essere presente alla questione che tu ponevi: e se non si ha un sogno per cui spendere la vita?…
Ci ho pensato nel corso del pomeriggio.
Non è la prima volta che mi arriva questa domanda.
Se dicessi che so come trattare questa situazione, sarei un gran figlio di puttana.
Di fatto non riesco a concettualizzare la strategia in maniera convincente e sincera.
Queste cose sembrano chiare dopo che sono avvenute. Ma, prima, è un’altra faccenda.
Forse, passeggiare avanti e indietro per un po’ di tempo nella Valle dei Sogni Dimenticati, lasciandosi dire: vorrei…, oh se…, mi piacerebbe… – dico forse – consente di aprire un po’ le finestre in quella cantina dove – forse – i sogni sono rimaste al buio per tanto tempo. Può darsi che un po’ di luce attenui il loro pallore spettrale e metta loro il coraggio di uscire allo scoperto. Può darsi che venga loro voglia di sculettare in superficie e di intrattenersi con te, acquistando verve gradualmente…
Può essere…
BELLE NOTIZIE
Lo so che ho trascurato di mettere il link nella mia ultima nl. Ora rimedio.
RESPIRARE LA LUNA
Il mio libro, Respirare la luna, è pronto. Edito da Valter Casini Editore, Roma, entrerà in distribuzione a marzo. Puoi vedere la scheda libraria sul Catalogo dell’Editore ciccando qui.
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