E se lo facessi?

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il quadro: E se lo facessi?


E’ uno dei volti più belli che siano usciti dalle mie mani. Questo è quello che penso. Adoro l’asimmetria degli occhi e in generale tra la parte destra e quella sinistra. E mi cattura quell’apparente inespressività dei lineamenti che suggerisce al contrario un’intensità calda e contenuta di emozioni e domande.


E se lo facessi?


… Per esempio trovo bellissimo sentire Roberto, vicino di casa, appena tornato dalle ferie (un mese in Egitto), informatore medico, che dice: l’hai letto Il milionario? Io l’ho letto e ora ho deciso di cambiare tutto nella mia vita!


Fatto il carico di energia e pronti a reinventarci. Chissà? Forse ponendosi obiettivi più ambiziosi, a termine… forse imprimendo una svolta decisiva alla propria vita…


C’è del bello e del buono nell’abbondanza. Nelle vacanze in Dubai. Nelle crociere per il Mediterraneo. C’è del grandioso nei nostri sogni, quali che siano. E pensare, con le energie fresche: mi ci butto!


E’ l’avventura. E si può immaginare quello che si vuole. La prima gratificazione sta appunto in questa sensazione, oggi, che posso mettermi in gioco, che ne ho voglia, che punto alla luna e certamente farò un viaggio fra le stelle.


La mia vacanza è stata tra i flutti della malattia, ma ne sono uscito lo stesso abbronzato. E con un po’ di pulizia addosso, a partire dal fisico: non fumo più! E tanta voglia di rientrare nella giostra dei sogni, dell’avventura, dei tentativi, delle trovate, degli espedienti. E poi, quando sopraggiunge lo stress e la stanchezza, – un po’ prima – fermarmi a meditare e trovare la pace nella semplice aria che respiro e nel sole del mattino e nei lavori del bosco.
E poi di nuovo a cavallo.


Il mondo, da luogo dell’essere e dei fatti è diventato in proporzione crescente luogo del possibile. E la sete di ognuno è come eccitata (e deve imparare a guardarsi dall’ingordigia), perché la possibilità è il cibo preferito del desiderio e del sogno.


Voglio restare aderente alla realtà, ai fatti, alle informazioni e camminare semmai ancora di più e meglio con i piedi per terra. Ma voglio che la mia testa esplori il cielo e non si ponga veti nella libertà di sognare.
Voglio stare alla larga dai piagnistei e dai moralismi. E sorridere per primo alla giornata che nasce.
Voglio un calore del cuore che sciolga i dolori reumatici.


NOTIZIA.


Laura Corso pubblica il suo primo libro: Maddalena e le altre. Sono andato a incontrarla. Leggi qui l’intervista.…

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