Samsara

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Samsara


Massimo mi diceva ieri, per telefono: se non ci sono strade segnate, ne tracceremo noi una. Massimo e i suoi amici di Quadra hanno intrapreso un’attività in un campo relativamente nuovo in Italia, l’ADR: Alternative Dispute Resolution. È un settore assolutamente nuovo, ancora sconosciuto da noi. Non esistono strade già tracciate per trovare lavoro. Quei ragazzi hanno l’atteggiamento giusto, hanno il coraggio che desta ammirazione.


La parola “progetto”, “progettare”, ha nel suo significato qualcosa che ne coglie bene il significato filosofico. Implica l’idea di proiettarsi in avanti, nel tempo, di uscire dai limiti di ciò che c’è e di anticipare nella mente – sulla carta – qualcosa che ci sarà. Progettare non è solo disegnare il possibile, ma anticiparlo nella mente. Tutto parte dalla mente, oggi. E domani sarà realtà.


È bene assorbire completamente il senso di questa parola che interpreta una parte vitale dell’essere al mondo. Mi piacerebbe che tu vedessi e vivessi anche l’aspetto emozionale del progetto, non solo quello cognitivo. Lo ritengo una parte importante del mio assunto secondo cui i nostri sogni sono una risorsa da coltivare..


Se, cognitivamente, il progetto anticipa nella mente ciò che sarà realtà, emotivamente, il progetto anticipa questa realtà con il sentimento di fiducia. Oserei stabilire questa connessione: se la chiarezza del progetto (la vision) è una condizione essenziale della sua realizzazione, anche l’intensità della fiducia è un fattore decisivo perché ciò che si progetta venga in essere.
La fiducia – crederci – è insomma un elemento decisivo dell’efficacia del progetto. Non solo il know how, dunque, ma la forza della fede.


Coltivare la fede, renderla adulta, mentre si traffica con le cose, mentre si attraversano le difficoltà – non c’è altro modo – vuol dire accedere alla risorsa decisiva della progettualità. E’ la fede che dà accesso alla fonte d’energia fondamentale. È la fede che smuove le montagne.


È questo che rende grande la vicenda umana.
Che cos’è un’illuminazione che sottragga per sempre al travaglio del mondo, del tempo, della vita concreta? Che cos’è un nirvana che separi dalla pasta terrena della vita?
Gli angeli di Wim Wenders vogliono stare vicino agli uomini e alle loro storie. Di più: vogliono diventare umani. Preferiscono i drammi dell’umano alla siderea perfezione del cielo.


È la ricerca della luce, impastata di Samsara, che fa della vicenda umana qualcosa di significativo, di sorprendente.


Sono molto lontano da rinnegare ambizioni, desideri, sogni che scaturiscono dalle vibrazioni del cuore. Al contrario vedo nel desiderio di realizzazione personale, nella aspirazione a far fortuna seguendo la propria vocazione, cercando di guadagnarsi da vivere facendo quello che si ama davvero, una forza potente, da seguire con cura e con fiducia.


Adoro questi ragazzi – di qualsiasi età – che cercano di sfondare con creatività operosa e perseverante, nella fedeltà a se stessi. Che, se non vedono strade già tracciate, affermano fiduciosi: ne apriremo una noi.



Il quadro: Ester. è un 50 x 50

Categorie: Eugenio Guarini