riflessioni in mostra

Nella foto,dall’interno della vetrina, guardo fuori, nel passaggio


Riflessioni in mostra


Sì, molto bello e piacevole, il gradimento del pubblico. Ti dà la sensazione di esserci. Insomma, il lavoro che hai fatto su di te per dare intensità e senso alle tue giornate si rivela, per un breve tratto di tempo, il luogo in cui incontri l’altro e il suo stesso desiderio di senso, e il suo impegno per creare la sua storia.


I am what I am: http://www.youtube.com/watch?v=uj8C43r4zm0


Su gli altri ti viene da pensare.


Che siamo tutti, da soli, così impegnati a creare noi stessi, istante per istante, che gli altri li sentiamo nel loro nucleo caldo solo a tratti, solo fugacemente.


In quei bagliori avvertiamo un’intensità e un calore avvincente, dal quale ci esclude per la maggior parte del tempo l’appassionante cura di sé. Che siamo monadi, dunque, forse impegnati nelle stesse cose, ma ognuno nel chiuso della sua pelle.


Forse che, spingendo ancora avanti la ricerca di sé, potremo trovare gli altri, l’altro, all’interno di noi stessi, invece che là fuori?

Categorie: Eugenio Guarini