Troppa luna?

Titolo del quadro: Trop de lune


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Troppa luna?


Troppa luna, quella sera. È vero. E le teste battevano leggermente di sponda. Effetti magnetici. Forse inquinamento geobiologico. O che altro…?


Le belle ragazze restano belle ragazze. E a volte anche la luna si volta a guardarle. Ma il tempo scorre rapido e, benché amiamo il mutamento, vorremmo trovare un punto d’identità permanente, come vuole la canzone.


Solo adesso mi rendo conto di quanto sia stato lunatico nel corso della mia vita. Non me ne pento. Solo mi chiedo il perché. Non la causa, ma lo scopo.


Credo che fosse il gusto per la ricerca e la scoperta. Il rifiuto di fermarmi da qualche parte troppo stretta. L’attesa che qualcosa accadesse che potesse ricolmare ogni mia sete. Di sapere, di piacere, di donare.


Confesso: questo qualcosa non è ancora accaduto, anche se sono accadute infinite piccole cose piene di significato. Elisa dice che ho perso troppo tempo a cercare qualcosa che non c’è, invece di guardare il sole sorgere .


Io concludo: la mia vita non è ancora finita.


È possibile che le cose toste, quelle solide, quelle veramente gustose, quelle che restano dentro di te come energia perenne, è possibile che queste cose stiano per capitare proprio ora.


Mi alzo presto al mattino. Se c’è sole scappo subito a camminare e fantasticare. Mi ripeto le domande che contano per me. Uso il 95 % del mio tempo a cercare soluzioni e opportunità. Accetto i limiti che l’età m’impone, ma senza ipocondria. Di fatto muovo il culo. Ho alcuni chiodi fissi in testa. Sono miei. Sono me.


La vita mi è sempre piaciuta. Mi è piaciuta l’avventura e la libertà di tentare. Anche se non si è un padreterno, anche se non si è un genio.



Un giorno io farò sognare il mondo con la musica…

Categorie: Eugenio Guarini