La distanza dell’osservatore

Questo è David Hockney, è del 1937. Io sono del 1939.

Me ne ha parlato la mia amica di Facebook Alessia Mingolla. Ho incominciato a ricercare su Internet. Ho visto che usa l’Ipad per le sue ultime opere. Ritiene che non ci sia alcuna contraddizione tra la tecnologia e l’arte. La tecnologia aiuta l’arte. Il pennello stesso è un pezzo di tecnologia.

Si porta dietro il suo Ipad per disegnare en plain air.

Lo faccio anch’io. Lui disegna preferibilmente con Brushes.

Io ho caricato questo programma e ci sto provando. L’App che preferisco per i miei disegni rapidi è Paper 53. Lo trovo semplice e rapidissimo. L’ideale per fissare un attimo, raccontare quello che ho davanti, oppure un pensiero.

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Questo è un disegno realizzato con Brushes

4-06-2015 GIO - 10

Questo è un disegno realizzato con Paper 53

Spesso disegno opere classiche della pittura. Molte volte faccio il ritratto di amici di FB, che loro a volte piazzano nel loro profilo.

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Questo è il ritratto di Fabiana

Con questi disegni mi sono fatto un sacco di amici, ultimamente nella Corea del Sud, in Giappone, in Tailandia, in Egitto, in Svezia, in Francia, in Canada, in Sudafrica…

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Questo è il ritratto di Shiga Ho, Tokyo

Ho intenzione di continuare ad esercitarmi nell’uso di questo strumento. Le cose non si fermano qui.

Ho sperato ci fossero dei software capaci di ingrandire senza farle sgranare le immagini dell’Ipad, per poterle stampare su carta e farne delle mostre anche cartacee. Sembra che non esista. Benché nei film polizieschi noi sappiamo che la polizia è dotata di software capaci di prendere un’immagine sfuocata e di renderla chiara con pochi click.

Ma non è detto che domani non arrivino programmi del genere alla portata di comuni mortali.

Per il momento potrei accontentarmi di stampare cartoline con i miei disegnini.

E intanto ho dato alle stampe sul sito Il mio libro, una raccolta di una lunga serie di cartoons fatti con questo programma. Ne viene fuori una piacevole “filosofia di vita” in gradevoli disegni.

È una ricerca che mi piace molto. Mi diverte. Disegnare fa bene. Disegnare fa osservare. Disegnare consente di pensare in maniera diversa. Di guardare diversamente. Disegnare insegna a trovare quella distanza che ci trasforma in osservatori. Disegnare è un linguaggio.

Vorrei che ai ragazzini che amano il disegno non venisse negata la possibilità di esprimersi fin da piccoli con questo linguaggio, almeno allo stesso modo in cui vengono invitati ad apprendere il linguaggio delle parole.

Nelle mappe mentali il disegno è decisamente più efficace delle parole.

Categorie: Eugenio Guarini