navigare a vista

Il quadro: Un certo sentore di, smalto su tela cm 100 x 100


L’esistenza prende sempre più la forma di un viaggio. Un po’ nomade, non sempre con una rotta precisa. Un po’ portato dagli eventi. Guidato dalla luna (lunatico?). Al posto di un obiettivo preciso e fisso, il proposito di apprendere strada facendo. Imitare le cose belle e buone che incontri, correggersi dei difetti man mano che ne prendi coscienza.


L’idea di sviluppare se stessi ed evolvere. La ricerca di nuovi livelli di consapevolezza. Tutti impegnati nella gestione del proprio stato d’animo in base al principio che da esso dipende il risultato del proprio operare.


È il trionfo della soggettività. Il mondo reale è sempre di più il risultato della nostra interpretazione. E la verità, piuttosto che adeguazione della mente alla cosa, è sempre di più sintonia della mente con se stessa, con la sua natura.


Si apre uno spazio in cui la creatività può raggiungere risultati mai visti. Ma anche l’illusione e la manipolazione possono diffondersi in maniera devastante. Si crede volentieri a ciò che si desidera (o che si ha bisogno di) credere. Il rischio è il sonno della ragione (che, come si sa, genera mostri). Molta cultura nuova dà addosso alla mente (la mente mente!) come se la colpa della sofferenza fosse l’esercizio della ragione. Ma demonizzare la ragione può aprire le porte ai fantasmi.


Il cuore è il grande salvatore e la consapevolezza si identifica con l’amore. Il cuore non è più quel guazzabuglio di cui parlava il poeta, dove bisognava portare chiarezza con la ragione. È una sorgente di verità proprio nella misura in cui è sottratto all’esame critico. Il cuore dà emozione. L’emozione muove. È vibrazione energetica. Se si sente emozione si è vivi. Altrimenti “la festa è ingessata”. Peggio: è depressione, o rabbia, o distruzione.


In simili condizioni atmosferiche, si deve navigare a vista. Si deve trovare un equilibrio nuovo, fresco e dinamico, tra le risorse di cui siamo dotati. Tutte le risorse: mente e cuore, fede e ragione, pensiero e azione. Quiete del cuore e efficacia dell’agire. Fascino e timore.

Categorie: Eugenio Guarini