disegnare sulla sabbia

Sulla sabbia


Sono da due settimane in esposizione nel Centro Commerciale Urban Center di Rivarolo Canavese. Il sabato e la domenica di fatto sono sempre qui. Incontro molta gente. Molti amici, ex allievi che arrivano con i loro figli e ci si abbraccia e si ricorda qualcosa dei tempi del Liceo. Poi c’è chi si avvicina per la prima volta. Sento i complimenti, gli apprezzamenti, provo piacere.
Poi ci sono i momenti in cui non c’è nessuno e io sono lì dentro – la vetrina – e continuo a interrogarmi su dove sto andando e dove sono e cosa voglio…


Ho fatto della sabbia con i trucioli delle matite temperate. L’ho sparsa su un foglio di carta e mi sono messo a disegnare sulla sabbia. Resto affascinato dalle forme che la materia assume con semplici gesti. Sento che c’è della magia in questo gioco dell’immaginazione con le macchie. E mi piace pensare che sto facendo la stessa cosa con la sabbia del tempo, in quella avventura che è la mia vita.


E che tutto questo è cercare. Non un vagabondare a vuoto e nemmeno un viaggio turistico. È più una ricerca esplorativa, mossa dalla convinzione che da qualche parte, altrove – o anche qui, nascosto – si possa incontrare qualcosa che si riveli come ciò per cui sono qua.


E per questo mi sono riproposto di guardare al mondo con gli occhi di un viandante, che ha sentito dire qualcosa su come stanno le cose da queste parti, ma non si chiude in questi pregiudizi e vuole imparare giorno per giorno con l’esperienza diretta com’è il mondo e come si fa a passarci dentro mantenendo l’innocenza e la meraviglia.

Categorie: Eugenio Guarini