Vivere è collage

Greencanapier è il quadro che allego. I perimetri della città evaporano e si è liberi di volare. Acrilico su tel cm 100 x 100


Guarini pensiero


Vovere è collage


Mi domando con insistenza in questi giorni il senso di ciò che dipingo.
La mia domanda presuppone che la risposta emerga da una constatazione di fatto e insieme da una decisione. Non c’è senso senza la decisione che lo vuole.


La vita è liquida. Ma liquido non vuol dire solo deriva. Liquido si coniuga anche splendidamente con progetto a vita.
E l’arte di lasciare non è solo aumentare le discariche. È anche volare fuori da prigioni verso spazi nuovi del possibile.


E mi rendo conto che nella pittura, come nella vita, io ho accettato il fluire delle cose,  e ho deciso che mi piace. E che le città di cemento, come i campi di concentramento, evaporano il loro perimetri. Le barriere si sciolgono e mi lasciano andare.


E che perseguo tuttavia un ordine facendo collage della molteplicità che mi passa accanto nelle ore. E che nel collage io celebro un principio che perdura malgrado il fluire di ogni cosa. Un ordine che illustra il sogno che mi abita da sempre.


Il collage risponde all’unica legge del bello: l’unica legge che non cala dall’esterno sul soggetto ma l’include nella sua definizione (bello è ciò che piace).


Il mio principio è un Sogno che si cimenta ad ogni mutare di scenario, fiducioso nei gesti delle mani e nei guizzi della mente.


Il sogno è il permanere gioioso che nuota nel fluire del molteplice.

Categorie: Eugenio Guarini