Un sabato di pioggia

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Un sabato di pioggia


Certamente sentivo un certo dispiacere nel pensare a quanto della vita se ne passa via, accanto, senza che tu abbia la possibilità, la capacità, di apprezzarlo, vederlo e goderlo come si deve…


Fuori una pioggia infinita. Poteva, volendo, essere un pianto. Ma io non avevo nessuna predisposizione al pianto quella mattina.


Il mio dispiacere era piuttosto legato al sentimento di una forte intensità presente nella mia percezione, a una gioia, in qualche modo, vicina alla felicità – ma andiamo cauti.


Mi piaceva talmente sentire la vita – che ero vivo, che la vita mi voleva, che c’ero, che tutto suonava e danzava…. – mi piaceva talmente che subito si era levato quest’altro pensiero: ma quanto tempo è andato perso nell’insignificanza, o correndo troppo veloce sulla buccia delle cose? E quanto usualmente se ne va, evaporato, per così dire, senza che mi ci possa bagnare?


Perché, in questi momenti, io sento quanto la vita e bella e ne godo e provo gratitudine, ma insieme, anche, mi rendo conto di quanto io sia ai margini, in superficie, di quanto io sia fuori…


Alla TV facevano un servizio su Lourdes. La gente intervistata ripeteva, con il volto della sincerità, un ritornello ricorrente: lì, a Lourdes, si sentivano amati.
Ecco – dicevo io a me stesso – io che non saprei dire “la Madonna” – è così che mi sento io, in questo momento. E come posso esprimerlo in maniera da riconoscermi nelle mie parole?


È stupore di fronte alla vita. Stupore e meraviglia. Il sentimento di un ignorante dell’essere che si sente baciato.
Lo so che mi sveglierò – tra non molto. Peccato!
Però non vorrei dimenticare mai di aver sentito questo.


Come l’innamorato – credo. L’innamorato ricambiato.
Come l’amico Peter, che mi ha telefonato ieri, per dirmi la sua gioia d’amore.


Uffa!  Che sgarra ritornare alla prosa!


Notizie.


1) L’unico indirizzo attualmente funzionante per scrivermi: eugenioguarini@eugenioguarini.it. Gli altri sono stati chiusi.


2) Domenica inizia un’esposizione Guarini alla Cantina Compagnoni di Via Vannucci, a Milano (zona Porta Romana). Durata prevista: un mesetto.


3) Entro una settimana, presumibilmente, aprirò una saletta espositiva nel locale “Fuori Modena” a Lodi, via Mosè Bianchi (vicino all’Ospedale).

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