Figli di un Dio minore
La foto: Al Castello di Maggiora con Monica Cavaliere.
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Figli di un Dio minore
Questa è Monica. Lei appartiene al mondo dei sordi, anche se è un po’ speciale perché ha un impianto che le consente di sentire qualcosa. Ma sta da quella parte con le sue iniziative, i suoi pensieri, i suoi progetti… credo.
È molto positiva, allegra, vuole fare teatro. E probabilmente combineremo insieme qualcosa in campo espressivo artistico con un gruppo misto di sordi e udenti.
“Figli di un Dio minore” è venuto in mente anche a me. Ma non è il caso. Si tratta però lo stesso di qualcosa che fa battere il cuore.
Io penso che in questa epoca siamo in tanti ad essere “figli di un dio minore”. E io mi ci ritrovo abbastanza in questa posizione. Tanti piccoli esseri che sono sordi e ciechi anche quando hanno orecchie e occhi. E anche quando parlano con la voce hanno troppo poco da affermare. Troppo poco rispetto al desiderio che li abita.
Le persone che vanno avanti fino in fondo alla loro storia parlano spesso di due cose – come mi ha fatto notare Doriano – di accettazione e fiducia. Accettarsi, accettare, è il rapporto con ciò che c’è, ciò che siamo. Fiducia riguarda il modo con cui attraversiamo la vita andando verso i nostri sogni.
C’è molto sole stasera, qui, dove nel primo pomeriggio ha rannuvolato e tuonato.
Ho molta voglia di andare fino in fondo alla mia avventura, figlio di un dio minore come sono.
Categorie: Eugenio Guarini