La Péniche

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La Péniche


Péniche, in francese, è un battello leggero per il trasporto merci lungo i corsi d’acqua. Un luogo ideale per l’immaginario di quel marinaio che è l’ontonauta. Non è l’esistenza quest’avventurosa navigazione nell’essere dove il marinaio trova se stesso mentre incontra la vita?
Impegnato a coniugare vita e destino, l’ontonauta non perde il senso della meraviglia e coltiva i suoi sogni nelle ore serali e nei tempi tranquilli del viaggio. Tutta l’avventura ha la sua sorgente nei sogni del marinaio e l’universo gli viene incontro con le sue prove, e i suoi miracoli.


La Péniche è anche un piacevole ristorante su palafitte che affondano nelle acque di un canale a Marina di Massa, poco lontano dal mare. Le acque dolci e quelle salate si mescolano piacevolmente sotto il pavimento del locale. Lì sono stato invitato da Claudia per la cena.


Il nostro tavolino è all’aperto, tra gli oleandri e i gerani. Una ragazza rumena, di nome Cristina, dagli occhi scuri e profondi, ci serve un piatto dove astice e scampi riposano adagiati su un letto di verdure per il pinzimonio. Il vino, bianco e freddo, è forse un taglio di Candia e d’Orvieto secco.


E riandiamo, con meraviglia e stupore, a ricostruire i fili segreti che legano le tappe del viaggio. Elementi casuali – o comunque né previsti né programmati, a volte apparentemente negativi – prospettano nuovi scenari e consentono al sogno di svilupparsi.


A posteriori, il filo segreto si mostra e costituisce la trama che dà senso al racconto.


Claudia sta rievocando qualcosa del suo passato.


– A Bagni di Lucca, dove abitavo da ragazza, mi sentivo attratta da giovane mio coetaneo. Era un bel ragazzo. Insomma mi piaceva. Posso affermare che n’ero innamorata. Naturalmente, immaginavo che lui non provasse alcun interesse per me e la mia timidezza m’impediva d’essere più esplicita nel rivelare i miei sentimenti. Lui non fece nessun passo nei miei confronti, che m’incoraggiasse a credere, a pensare…
Poi mi trasferii con i miei e la vita separò le nostre strade.
Molto tempo dopo, ritornata per una breve visita al paese, l’incontrai e parlammo come da adulti eravamo divenuti capaci di fare. E venni a sapere che, in realtà, lui, allora, aveva provato un reale interesse per me, ma immaginava che fossi io a non averne alcuno per lui.


E dunque? Un’occasione perduta?


– Guardando ora a ritroso ecco cosa mi viene da pensare. Se ci fossimo sposati sarei rimasta in paese, e ora, probabilmente sarei impiegata in qualche azienda della zona. Come sarebbe la mia vita?
Avrei imparato tutto quello che ho imparato spostandomi per l’intera penisola? Sarebbe stato possibile capire a fondo le mie esigenze, trovare il lavoro che ho trovato e che amo, e lo stile di lavoro in cui mi esprimo compiutamente?
Allora soffrii della separazione, ma adesso mi rendo conto che è stata una spinta straordinaria a crescere e diventare quella che sono.


Mentre Claudia racconta, vado anch’io ripensando ai curiosi giochi del destino.
La prima mostra importante che ho fatto, al Castello di Mango, nelle Langhe, mi è stata procurata da un incontro casuale, una domenica pomeriggio, con un fotografo de La Stampa di Asti, in un paese sperduto del Monferrato.
E la stessa Claudia, che oggi è la mia Agente Speciale, com’è entrata nella mia vita?
A febbraio ha letto per caso un mio testo su ManagerZen, ha deciso di scrivermi proprio nel momento in cui io coltivavo il sogno di incontrare qualcuno che si occupasse degli aspetti organizzativi della mia attività di pittore.


C’è chi sostiene che nulla avviene per caso. A posteriori è più facile documentare l’esistenza di un destino negli eventi della nostra vita.


La Péniche raccoglie le nostre parole che si mescolano al sommesso parlare di molti avventori.
Ci scuotiamo. Anche se è sera, nei nostri occhi c’è il domani.


Se fosse possibile individuare in anticipo i segni del destino! – sospira Claudia.


Ma l’avventura del marinaio consiste proprio in questo. Di fronte allo spazio vuoto e sconosciuto del futuro c’è solo la bussola dei nostri desideri ad orientarci e man mano che il tempo ci viene incontro è la fiducia nei nostri sogni a darci l’energia e l’intelligenza per decidere il passo da fare…


NOTIZIE


A Massa Carrara, presso LA MANDRAGORA, VIA DELLE MURA OVEST 2, a partire da Lunedì 5 di Luglio, è allestita una mostra di venti degli ultimi quadri. Titolo dell’esposizione: “Ontonauti“. Rimarrà aperta per tutto il mese di luglio.


INAUGURAZIONE UFFICIALE venerdì 16 luglio, ore 19.00, con aperitivo.


 


Sono un pittore filosofo. Mando questa newsleter ai miei amici e conoscenti. Se non la gradisci inviami una mail con scritto CANCELLA. Se ti piace e pensi che dei tuoi amici la gradirebbero, iscrivili al sito. Se stai ricercando e vuoi metterti in contatto con me, scrivi, telefona (338.3207062) e parla di te. I miei quadri li puoi vedere nella Galleria del sito: www.eugenioguarini.it. Vi sono segnalate anche le iniziative espositive


La foto: La Péniche a Marina di Massa



 

Eugenio Guarini
http://www.eugenioguarini.it

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