I piedi all’aria

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I piedi all’aria


Dio bono! La primavera è una delle cose migliori che il Padreterno abbia inventato alle nostre latitudini. Prima ci si sente un po’ storditi e poi tutto rifiorisce, santo cielo! È bellissimo. Però mi dicono che ci sono quelli che soffrono l’allergia, e altri disturbi, e allora capisco che la mia esclamazione è una faccenda privata. E va beh!
Vuol dire che i miei lettori la piglieranno in questo modo e mi consentiranno di andare a ruota libera, questa sera.


Si parlava, con amici, della questione dell’iniziativa, o dell’autoimprenditorietà – che nomacci usano in campo della formazione! E a me veniva in mente che, da certe letture, quelli che se ne intendono pretendono che ci siano due tipi di persone: quelli che hanno qualcosa da fare nella vita, e quelli che invece non ce l’hanno. Questi ultimi dovranno cercar lavoro presso i primi: gli imprenditori.


Dice che sembra evidente, ad uno sguardo sociologico. Ma l’enunciato non mi convince per nulla. C’è qualche motivo dentro di me che si ribella ad incorniciare l’esistenza umana in questo modo. Prima di tutto, nei fatti, ho trafficato per 27 anni nella scuola a contatto con i giovani liceali e non ho incontrato mai nessuno che ammettesse con piacere di non essere al mondo per qualche cosa di personale, di speciale, insomma che il suo compito fosse solo quello del gregario di qualcun altro. Ma più ancora, sono diffidente per queste categorie che dividono l’umanità in due: i pastori e le pecore. L’idea di essere una pecora mi dà subito prurito al culo, ma anche quella di attribuire ad uno qualsiasi degli uomini e delle donne che incontro quest’etichetta non mi pare dignitoso.


E allora, il punto dov’è?
Può essere che uno ci metta un po’ di tempo per mettere a fuoco quello che è venuto a fare in questo mondo. Può essere che, entrando in un mondo bell’e fatto, si senta un po’ scoraggiato a tirare fuori la sua vocazione personale. Può essere che all’inizio uno che non è stato baciato dalla fortuna (famiglia facoltosa, risorse a disposizione, persone di rilievo nell’ambito della parentela…) non se la senta proprio di combattere una battaglia che gli sembra troppo…


Ma io penso, che se il Padreterno ha fatto le cose a modo, ognuno ha qualcosa di speciale da fare nella vita e che, scoprirlo, metterlo in chiaro, assumerlo come compito, e darci dentro, sia il modo migliore per vivere bene e provare quei sentimenti che chiamiamo soddisfazione e felicità.


E poi – se ne parlava sempre con gli amici – c’è quell’altra abitudine a fare bilanci negativi. Cavolo! Che si tratti di quello che hai avuto in sorte nascendo o che si tratti delle esperienze che hai avuto, questa maledetta abitudine ti fa sempre vedere il peggio.


Ma dove cavolo credi di andare se sei sempre così negativo?
Ma guardati. Hai due mani e due piedi, digerisci abbastanza bene, hai due occhi che possono ammirare lo spettacolo della vita, e scommetto che hai quelle due o tre doti particolari che ti consentono di fare meglio d’altri alcune cose. E stai lì ad inchiodarti perché lui ti ha lasciato, o perché si devono fare i curricula in formato europeo? O perché il mercato del lavoro non ti offre più posti fissi e garantiti?


Dai, mettiti con i piedi all’aria, di schiena, tu hai un tuo sogno, tiralo fuori. E’ la tua bussola. Poi smettila di compatirti, tira fuori i coglioni, usa le tue risorse e provaci. Di fame è difficile che tu muoia – ma se anche fosse? Hai la tua bella avventura da vivere. Troverai sempre un modo per avere energie nel corpo e nell’anima. A volte basta poco, camminare, dormire, mangiare in modo adeguato… Insomma quelle cose che vengono da sole se ti prendi cura di te. E butta dalla finestra quest’abitudine a fare bilanci negativi.


Fa’ che sia primavera nella tua vita. Puoi iniziare a vivere da oggi – chi te lo impedisce?


NOTIZIE


Tenetevi pronti. Vernissage all’Holiday Inn di Moncalieri, venerdì 14 maggio, ore 18… Vi avviserò ancora.



Sono un pittore filosofo. Mando questa newsleter ai miei amici e conoscenti. Se non la gradisci inviami una mail con scritto CANCELLA. Se ti piace e pensi che dei tuoi amici la gradirebbero, iscrivili al sito. Se stai ricercando e vuoi metterti in contatto con me, scrivi, telefona (338.3207062) e parla di te. I miei quadri li puoi vedere nella Galleria del sito: www.eugenioguarini.it. Vi sono segnalate anche le iniziative espositive


Il quadro: Piedi all’aria, di schiena.

Eugenio Guarini
http://www.eugenioguarini.it

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