Qualcosa di forte, qui vicino
Nella foto:Quadro e vini, alla Cantina Compagnoni di Bergamo
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Qualcosa di forte, qui vicino.
E Roxi è riuscita a tirarmici dentro, ancora. È la Cantina Compagnoni, a Bergamo. E qui, sulla sinistra, entrando, c’è il mio “Qualcosa di forte, qui vicino”. A vederlo nella foto, sta bene vicino alle bottiglie, nell’atmosfera calda del locale. E Roxi mi domandava come mai questi titoli, che lei trova insoliti, attaccati ai miei quadri. E so di non aver saputo dare una risposta chiara.
Non è chiaro neanche il periodo della mia vita che sto vivendo.
Delle volte penso in questi termini: ho avuto una malattia grave, ora mi sto rimettendo a posto, gradualmente, con pazienza, e lavorando soprattutto sul corpo. Il che, praticamente, significa: camminando a lungo, ogni giorno.
E questa è la versione più ottimista.
Ne ho anche un’altra, meno rosea, che sostanzialmente mette l’accento sul concetto di vecchiaia.
Al di là di questo, c’è il concetto di transizione che sembra avere una certa pertinenza con ciò che sto vivendo.
I periodi di transizione sono aumentati nella nostra vita. Nel lavoro sembra più evidente. Ma anche nella vita privata. Dove ci sono i divorzi, i nuovi matrimoni, ma anchei passaggi a diversi approcci alla vita, una sorta di cambio di filosofie esistenziali. Sai? Quando ti ribadisci in testa nuovi principi, che apparentemente sono il contrario di quel che ti sei detto fino a qualche tempo fa.
Il punto è che i periodi di transizione – sempre più numerosi e lunghi – sono periodi per cui non siamo tanto attrezzati a viverli.
Noi, per lo più, pensiamo alle crisi come a periodi dolorosi e brevi. Devono essere brevi! Se ne esce con una decisione, un atto di volontà, una reazione energica.
C’è una sorta di etica che dice, nella crisi: reagisci, volontà, decidi e parti di nuovo!
Ma c’è un’altra etica, forse più profonda, che afferma: aspetta, ascolta, non avere fretta, decidi solo quando senti che la cosa è maturata dentro. Questo – la crisi – è il momento dell’ascolto, per una maggiore conoscenza di te. Un decisione affrettata equivale a una fuga.
E così, mi rendo conto che nei titoli dei quadri io cerco di rappresentare – rendere visibili – sollecitazioni interiori che mi visitano nei momenti dell’ascolto.
“Qualcosa di forte, qui vicino” indica sicuramente qualcosa che sento, che è qui, ma che ancora non riesco a vedere.
E un momento di transizione.
Notizie
L’esposizione al Fuori Modena di Lodi terminerà entro la fine del mese, probabilmente domenica prossima.
L’esposizione nel bel locale di Lecco che si chiama Soqquadro, incomincerà in autunno.
In questo momento sono alla Cantina Compagnoni di Milano, in via Vannucci e a quella di Bergamo.
Ho mandato 10 quadri in una bella e originale vineria di San Nicola di Arcella (Cosenza) per delle iniziative agli inizi di agosto. Appena arrivano notizie e foto le renderò pubbliche.
A fine mese terminerà – o si rinnoverà – l’esposizione al Michel di Quagliuzzo.
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