Abitare un giardino

Abitare un giardino

Nella pittura, così come la sperimento, succede qualcosa di magico che non ho ancora messo a fuoco per bene e ne parlo solo per approssimazione. Ma ci provo.

È una sorta di magia grazie alla quale con i gesti della mano, che stringe un pennello, una matita, un pennarello, tu crei sulla carta o sulla tela tracce di un’immagine mentale, o di un film, dove l’anima, il cuore, la mente, il tuo io, può entrare e trascorrere del tempo, identificandosi nella situazione inventata, e provare i sentimenti o avere i pensieri che si avrebbe se…

E succede che questa esperienza immaginifica nutre e rafforza il tuo sogno e non è senza conseguenze vitali sulla tua energia quando ritorni a terra, per così dire, e ti rimetti a trafficare ai tuoi progetti.

Nel quadro di cui qui allego l’immagine e che si chiama “Abitare un giardino” io riconosco, per esempio, un sogno ricorrente, qualcosa di cui parlo spesso e in cui mi trattengo volentieri nelle mie fantasie. Non è la situazione in cui mi trovo, ma è una sorta di ideal tipo, un modello, che mi indica una direzione di marcia e senza dubbio è un modello che esercita una forte attrazione e suscita in me pensieri utopici.

In esso io vedo la mia casa ideale, la dimora ma anche il luogo dove leggo, dipingo, scrivo, passeggio, ricevo le visite degli amici, si mangia insieme e si discorre delle cose eccitanti che stanno capitando e dei progetti che buttiamo avanti sul sentiero della nostra vita.

Un luogo di solitudine gioiosa, per meditare e pregare, e nello stesso tempo un luogo di convivio e interazione di diversità stimolanti che conduce a fare, a spendersi, a darsi.

Un luogo dove natura e cultura, spontaneità e tecnologia, slancio estatico e operosità fisica si coniugano felicemente sotto la volta celeste e tra piante e fiori, ombre tonificanti e squarci di luce elettrizzante.

Ecco, fare un quadro è così, è creare un segno sensibile efficace per portarti in quell’altrove dove abita il tuo sogno e da cui ritornare con più energia e motivazione.

Io non ho una vera vocazione alla denuncia, alla critica sociale, a stigmatizzare le brutture di cui noi umani siamo capaci. Altri lo facciano. Ma creare cibo per l’anima sì, creare oggetti a cui il sogno si attacca e di cui si nutre, ecco questo è proprio mio. E questo io faccio con la pittura.

Un abbraccio,

Eugenio

“Abitare un giardino” è presente nella Galleria del mio sito insieme ad altre mie opere che incarnano quello che ho tentato di dire. Ecco il link per visitarla: http://www.eugenioguarini.it/galleria.asp?ord=1.

 

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