Tepore

E’ sempre un’onda d’amore che apre una pagina nuova nel romanzo della vita. C’è il sole, non fa freddo, ho passato la mattina a disegnare. Qualcosa bolle in pentola. Una spinta, una pulsione… Non ho parole in questi momenti. Non so che dire.

Forse faccio l’artista solo per questi momenti. Come ascoltando il concerto per violino di Tchaikovsky. Dov’è il mondo? me lo sono dimenticato.

Questo è l’Altrove. Dunque c’è in qualche dimensione parallela e vicina.

“Tepore” ha nome Francesca. Incredibile. Non è possibile accettare a lungo un mondo a una sola dimensione. 

Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento
e messi in un vasel, ch’ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio…

 

Categorie: Eugenio Guarini