lL’eclissi “mancata”

Ieri sera, per gioco, guardando la luna, in attesa dell’eclissi…

L’eclissi mancata.

Diceva un vecchio saggio che l’eclissi

son trucchi escogitati dal Regista

perché ogni tanto al cielo gli occhi fissi

quest’uom sempre inchiodato alla sua pista,

di modo che si accorga qualche volta

che il mondo è un po’ più grande del paese

e che, a saperlo, la mente è meno stolta

e smette di avanzar tante pretese.

A me la luna mi fa un certo effetto,

come che fosse il petalo d’un fiore,

mi mette un pizzicore dentro il petto

che scioglier fa la rima con amore.

Resiste l’astro e si contorce un poco,

ma resta nel suo tondo senza sforzo,

conosce il suo destin, lo sa ch’è un gioco

e, come sempre, non ci mostra il dorso!

Le dissi: “Luna, non ti metto fretta,

ma t’hanno detto, forse, che stasera

– che l’aria è dolce, direi quasi perfetta,

scenario splendido di primavera –

dovresti scomparir dentro l’eclisse

di modo che il programma sia seguito

punto per punto, come già si disse,

e poi a nanna e sonno garantito?”

E lei, guardandomi con quella faccia chiara,

leggendo nei miei occhi l’appetito,

come sorpresa e niente affatto amara,

mi dice: “Mah, nessuno m’ha avvertito!”

E poi si seppe che la Terra, intenta

ad ammirare il volto al suo vicino,

per non gettarle addosso luce spenta,

decise di spostarsi un pochettino

di modo che il bel tondo della luna

restasse luminoso e sorridente

e tutto intorno la gran volta bruna

la rendesse ancora più splendente!

 

Buona giornata!

Categorie: Eugenio Guarini