Essere un Sì

A un vecchio castagno


 


Non piangerò per quel che si fa alla terra.


Né darò voce al dolore delle piante.


Molte fra loro, piene di ferite, sono cresciute


dure e pazienti attorno a cicatrici di pietra.


Presterò orecchie, invece, al suono silenzioso


che senza posa cantano alla terra le radici


e che riaffiora ogni stagione


nel desiderio bambino delle gemme.


 


Piuttosto che becchìno di assassini


sogno d’essere poeta del sambuco,


vate all’ippocastano, dei platani il cantore.


E il liriodendro ricorderà il mio nome in fioritura


e il tasso farà bacche pensandomi a suo tempo.


Scriverò versi lungo i fiumi, camminando,


per una lunga vita e feconda


alle reni forti del pianeta.


 


È sarà il cielo il mio quaderno aperto.


 


INFO


Segnalo il corso organizzato da Tessere la vita: ORTICOLTURA BIOFLOREALE E … AFFINITA’ ARTISTICHE


 

Categorie: Eugenio Guarini