Balconcino in città

Passo molto tempo in casa. E’ lo spazio che estende il mio corpo, ma anche il luogo in cui apprendo a gestire i miei umori e le energie interiori. Inoltre è il luogo del pensiero, dell’ideazione.


Le cose che faccio, le fa la mia casa, le fanno i miei oggetti, la finestra sul lato est, da cui mi nutro delle albe e della luna. Le fanno i miei vasi di fiori che assistono pazienti e sorridenti alle mosse delle mie mani e alle vibrazioni dell’anima. I pennarelli colorati nelle scatole di plastica. I grandi blocchi notes su cui scrivo grosso per vincere i limiti della vista.


Quando riordino e faccio pulizia, la casa mi consegna un ordine interiore che ha la stessa luce dei pavimenti lavati e dei tavoli bianchi su cui ho passato la spugna.


Vado volentieri là fuori e mi sposto con piacere con il mio camper e i miei quadri. Ma parto sempre di qua. E quando ritorno a casa l’animo si distende e assapora un piacere intenso e protettivo.


Il quadro che allego, un monocromatico60 x 120, racconta un po’ queste cose con pacata serenità.

Categorie: Eugenio Guarini