Dipingere la natura

Vie di fuga, acrilico su tela cm 80 x 80


Dipingere la Natura.


All’inizio dipingevo solo donne. Non volevo paesaggi. Dicevo: non riesco a vedere gli occhi nel paesaggio! Poi dev’essere successo qualcosa. Soprattutto in seguito alle mie passeggiate quasi quotidiane negli ultimi due anni. Che cosa?


Intanto, camminando (boschi, montagne), ho avvertito l’effetto guaritore della Natura. Ne avevo bisogno.


In questa prospettiva la Natura è la madre che nutre e cura. Senti che il corpo (la tua natura prossima) ristabilisce con la Natura un rapporto nutritivo e felice. Stai bene. è la pace, l’energia, la distensione. Il corpo sta meglio qui che nella frenetica vita cittadina. La mente ha bisogno di rigenerarsi nella Natura.


Ma anche avverti l’instaurarsi di un modo di sentire e di pensare diverso – ecologico, direi. Capisci che come la cura dell’orto consente la nascita di prodotti genuini e gradevoli, così la cura di te in armonia con la Natura produce non solo salute ed energia ma anche pensieri piacevoli, nutritivi, illuminanti.


Allora succede anche un’altra cosa: gli scenari naturali che tu percorri e contempli (e che poi dipingi) diventano parole (metafore) per raccontare a te stesso e agli altri le vicissitudini della tua avventura, della tua storia, della tua ricerca.


La svolta della strada diventa metafora delle svolte che hai vissuto nella tua vita, delle svolte decisive per cercare se stessi e il senso. E così il bosco, l’albero, la valle, la montagna, il fiume… si fanno metafore capaci di esprimere il senso delle tue esperienze. E i colori con cui le dipingi diventano l’intenzione che ti abita nell’affrontarle, la colonna sonora (degli occhi) del tuo film.

Categorie: Eugenio Guarini