Elogio dell’unicità

Anima scende da Cavallo” è un acrilico di cm70 x 100 nato oggi nel clima di considerazioni pacate in vista della ricerca di una chiarezza d’impostazione nel viaggio che procede spesso secondo il principio: prima spara e poi prendi la mira.


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Elogio dell’unicità


In  quanti modi diversi la vicenda della vita umana può essere detta?


Le tradizioni culturali sono l’eredità di metafore e categorie (intere dottrine, a volte) grazie alle quali le vicende umane acquistano un senso, perché da esse ricevono un’interpretazione.


Ma insistere troppo sulle categorie ereditate toglie ossigeno alle vicende personali – che sono sempre individuali, speciali, uniche.


Il bisogno di sfuggire all’interpretazione e alla spiegazione e d’inventare un senso nuovo nasce forse da un insopprimibile intolleranza ad essere ricondotti ad una spiegazione.


Dico questo perché io “soffro” di questa irresistibile avversione alle spiegazioni. Mi sono convinto col tempo che “spiegare” va bene per le cose della fisica. Consente di gestire con successo le nostre azioni meccaniche. Forse! Ma non va bene per il senso delle azioni umane. Perché qui, “spiegare” vorrebbe dire ricondurre a una legge generale qualcosa che aspira – comunque – ad essere unico, originale e speciale.


Una donna, un uomo, o sono speciali e unici o non sono che manichini che indossano vestiti, o attori che recitano copioni.


Questo sembra governare l’aspirazione di senso nelle vicende umane.


Le leggi e le categorie psicologiche e quelle sociologiche non fanno che delineare il contesto da cui l’individuo emerge, e non quello in cui l’individuo affoga.


In altri termini, nella storia di un individuo, ogni cosa aspira ad essere unico, speciale. Il senso della tua storia si stempera quando viene assorbito in qualche categoria nota.


Ecco che la creazione dell’originalità diventa un’esigenza fondamentale di coloro che aspirano ad avere una storia.


E’ quello che cerco di coltivare nella mia vita personale. Ed è quello che cerco di leggere nelle vite delle persone che incrocio sul mio cammino. Separando questo elemento da tutto il magma che fa dell’esistenza qualcosa senza rilievo.


Il riscatto dell’individuo è anche rivendicazione creativa e sincera di unicità.


Senza titanismi, ovviamente. E con tutta la compassione del mondo. Ma, pur sempre, quella piccola, meravigliosa unicità, che arricchisce in maniera inedita il prato della vita.

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