Andare…

Albero del poeta. Il quadro è tra quelli che saranno esposti a Roma presso la sede di Morris, Casini & Partners, in Via del Porto Fluviale 9A.


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Andare…


Qui, nel mio alloggio, che guarda verso le colline ad Oriente, mi sento spesso su un vascello, a navigare nel mare dell’essere.
Eppure sono fermo.


Immagino allora un viaggio alla rovescia: non tu che ti muovi nella geografia dello spazio, ma la geografia del tempo – se si può dire in questo modo – che si muove attorno a te e ti attraversa.


È il Tempo che ti porta “la cosa”.
Ma “che cosa”?


In questi giorni sto progettando di prendere un camper, in primavera inoltrata, e di coniugare il movimento nel tempo con quello nello spazio. Di andare


Sto domandandomi che cosa significa fare attenzione alla vita come viaggio.
Che cos’è davvero il pellegrinaggio? Dove conduce? A “cosa” conduce?


Mi piace l’idea di indagare su questa faccenda. Mi sembra di guardare alla vita da una prospettiva interessante, che la rende avventurosa in un senso tutto particolare.


Vorrei procedere con calma, diciamo: ad andatura turistica. In maniera da poter pensare lentamente, nella quiete. Perché nella quiete le cose mi arrivano fresche, non gualcite dalla stretta del volere.


È un desiderio seminato da tempo nel campo dei miei sogni. E ora sembra assumere la consistenza della pianticella.


E mi suggerisce un indizio di risposta alla domanda che ho sopra formulata. Dove porta fare attenzione alla vita come viaggio?


Forse, proprio come una pianta, a vedermi, mutando, diventare me stesso.

Categorie: Eugenio Guarini