Lo slancio

Grandi distese che nel cor mi fingo è il quadro di oggi. Lo trovo molto emozionante. Non c’è ancora distanza per vederlo davvero… Mi sembra un’immagine che mi accompagna da tempo. Forse, fin dall’inizio. E anche questo suo essere carponi, in una landa splendida e solitaria…


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Lo slancio.


Naturalmente, fare l’artista è anche crearsi un alibi per poter fare il matto. Il mondo è così pieno di regole razionali che una scappatoia “accreditata”  significa per l’anima poter sfiatare via dalle convenzioni e trovare la dimensione bambina della sua felicità.


Io la chiamo “lo slancio”.


Lo slancio è la dimensione piena della vita bambina.


Nel linguaggio si può dire: Wow!


Nell’amore è la danza, la poesia.


Qui, con te, è questa intensità inenarrabile, di cui soltanto gli angeli e le farfalle possono sentire il penetrante sussurrare.


Lo slancio è anche il luogo in cui cessano le regole del linguaggio e la sintassi balzella tra i cespugli di rosmarino. È la fonte di tutte le licenze poetiche della storia.


È anche il luogo in cui puoi dire: ti amo!, senza chiederti se ha senso, o che conseguenze possa avere.


Lo slancio è la cifra incontrovertibile della libertà.


È la gioia di essere allo stato puro.


La mia amica la chiama “letizia”.

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