Zona Mondaini
The Extrusion Moment viene ad designare una precisa fase del processo di sviluppo della vita mentale. Quando le “cose” vengono buttate fuori con un certo impeto, o irrompono fuori in forza propria. Equivale al momento in cui le energie si scaricano in un temporale. Dopo, sarà pace e pulizia, almeno per un certo tempo.
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Zona Mondaini
Come tanti altri, “nella mia vita”, ho sofferto molte disgrazie che non sono mai capitate.
Rendendomene conto, sono stato, così, portato dagli eventi ad esplorare il campo vastissimo e promettente delle “Terapie per Malattie Inesistenti”. Si tratta di un concetto controverso – lo so – ma lasciatemelo usare così, in tutta la sua ambiguità.
Ciò che mi preme comunicare è che credo di aver individuato un momento decisivo nell’evoluzione del processo patologico verso la guarigione!
L’ho chiamato “Zona Mondaini” – sì, proprio in riferimento alla simpatica Sandra. Ricordate? Quella di “Che barba, che noia!”
È il momento in cui, d’improvviso, ci si rende conto che da anni – da anni! – quando parliamo della nostra sofferenza, lo facciamo sempre nello stesso modo, con le stesse parole. E siamo improvvisamente stupiti da questa circostanza e ci esce spontanea l’esclamazione della Sandra: Che barba! Che noia! Riferendoci non alla cosa in sé ma al modo in cui la descriviamo, la spieghiamo, la raccontiamo…
Questo è un momento gravido di possibili conseguenze. In questo momento si può innestare il desiderio improvviso di descrivere la nostra fonte di pena in altro modo, come da un altro punto di vista, qualcosa di meno noioso…
E’ decisivo seguire questa spinta spontanea. Se il processo s’innesca, se cominciamo a cercare altri punti di vista per interpretare la nostra fonte di sofferenza, è fatta! La guarigione è avviata.
E questa svolta può portare addirittura fino a vedere la “cosa” non più come un handicap, ma come un vantaggio. Una risorsa, un talento, un’originalità, una specificità promettenti…
Wow!
Categorie: Eugenio Guarini