E ora?
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Il quadro allegato: Acrilico di cm 100 x 100, dal titolo “E ora?”. Si tratta dell’ultimo quadro fatto. Come dice Picasso, fare un quadro è come scrivere un diario. E così, questo quadro rappresenta esattamente la domanda che mi ha abitato, fino al punto di esserla esistenzialmente nella carne, in questi giorni. Una domanda donna. Una sollecitazione potente alla creatività. Momento irrinunciabile nel viaggio, nell’avventura…
E ora?
I pensieri sono una risorsa immensa. Danno un contributo essenziale a tenere la consapevolezza sveglia e orientata. Spesso immagino il pensiero come al cielo che contiene le risorse che illuminano il cammino e permettono di orientarci nel viaggio della vita.
So che il pensiero può anche costruire l’inferno. Succede quando ci si avvita su noi stessi, sprofondando nei mulinelli della paura.
Per questo penso valga la pena di dedicare una cura benevola e gentile al pensare.
Vorrei che il pensare conservasse sempre una qualità di gioco. Perché la seriosità uccide l’entusiasmo e spegne quella fonte di riscaldamento favolosa che è la curiosità e lo spirito d’avventura.
Il pensare sia un camminare rapido verso le sorgenti della gioia di vivere. Sia un saltellare a braccetto con l’immaginazione delle scene che fanno straordinaria la nostra storia.
La nostra storia è resa degna di diventare leggenda per il modo in cui abbiamo deciso di intraprenderla, quando tutto – e anche tante voci autorevoli – sembravano dire che eravamo ormai alla frutta. E invece …
Per il modo in cui siamo riusciti a dimostrare che con le scarse risorse che erano a disposizione siamo riusciti a ottenere effetti stupefacenti, che hanno meravigliato noi per primi, semplicemente perché abbiamo creduto in noi stessi e abbiamo usato il cervello per leggere opportunità laddove sembrava che ci fosse il nulla…
Per il modo in cui, quando sembrava che la sventura ci fosse piombata addosso, invece abbiamo perseverato e siamo risorti e ci siamo rigenerati e siamo perfino più giovani di prima…
Per il modo in cui siamo riusciti a rimodellare con flessibilità le nostre strategie continuando a riproporci le domande originarie (chi vogliamo essere? qual è il nostro sogno? sto battendo la strada giusta?), sfuggendo alle regole che noi stessi ci eravamo dati.
Sì, una leggenda, quando abbiamo scoperto – e creduto – che la realizzazione piena di noi coincideva con il dono migliore che potevamo fare al mondo.
E ora?
NOTIZIA
La grande Claudia Cavaliere – che tutti voi ricorderanno e che ora veleggia nelle distese straordinarie del mondo dell’arte – informa della Collettiva a Pietrasanta dal 7 dicembre al 6 gennaio. Tale mostra è organizzata attorno un’idea veramente affascinante: ipotesi per un’arte come racconto della felicità di esistere, Dies Natalis, l’Amore per la Vita. Scarica il manifesto dall’area download del mio sito, cliccando qui.
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