Tante idee
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Tante idee
(È anche il titolo del quadro che allego. Un acrilico su tela di cm 100 x 100.)
E dunque, si arrivava alla sera con tante idee di cui parlare.
E di sicuro qualcuna di queste idee avrebbe trovato delle ramificazioni nelle teste di qualcuno degli interlocutori. Ci sarebbero state delle elaborazioni, degli adattamenti, degli ibridi, delle fecondazioni multiple, e nel DNA del risultato si sarebbe potuto rintracciare qualche tratto che risaliva a qualcuna di queste chiacchierate, così vivaci, così briose…
Perché le idee, quelle che scaturiscono dalla vivacità della mente e dalla curiosità esplorativa del possibile, regalano sempre degli effetti fecondi nell’azione, nella progettazione, nell’esecuzione, nel traffico con le cose e le persone, nella cura del mondo e nella gestione della vicenda umana.
Sono sempre stato piacevolmente meravigliato ed eccitato dalla capacità che ha la mente di mettere insieme stimoli molteplici, i più diversi e costruire un puzzle nuovo, delle connessioni impensate fino a un attimo prima.
Ed è straordinario come una buona idea cambi non solo le prospettive future, ma già il panorama dell’esistente e lo sguardo che lo contempla. Come cambi la qualità della vita avere uno sguardo che si accosta all’esistente con tante idee. Come cambi la qualità della vita essere in un fermento di idee.
Delle volte mi è capitato di assistere a cambiamenti improvvisi e radicali nello stato d’animo e nella stessa fisicità delle persone che venivano attraversate da una valanga di idee. Da uno stato di grigiore sfiduciato e sconsolato, improvvisamente queste persone passavano allo sguardo luminoso di chi intravede prospettive molteplici e promettenti. Oppure chi si era inchiodato in un’analisi spietata e senza via di scampo della situazione, l’ho visto alzare la testa rapidamente e trasformarsi in uno scaltro operatore di espedienti e solutore di sciarade.
Essere in un fermento di idee è così decisivo per la qualità della vita e – ovviamente – del lavoro che uno svolge che bisognerebbe fare qualcosa tutti i giorni per mantenersi in buona forma, per tenere – come si dice – sempre il cervello collegato. Un po’ come il jogging – credo – che la gente fa nei parchi, al mattino presto, o alla sera, dando espressione a quella cura di sé che è diventata – pare – così essenziale nel reggere la vita moderna.
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