A Magic Lantern

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Il quadro: A Magic Lantern, acrilico spatolato su tela, cm 170 x 170.


A Magic Lantern


Il momento più bello, il luogo del miracolo, è quando rinasci al desiderio e ritrovi la freschezza delle energie che perseguono il sogno.
Perché – bisogna ammetterlo – la vita, il viaggio, le cose, gli eventi… logorano, affaticano, appesantiscono e, talvolta, spengono…


È un passaggio che ha del misterioso. Dopo, non riesci mai a raccontare esattamente che cosa lo abbia prodotto. Il fatto che sia successo, il fatto che avvenga, è un evento che basta a se stesso. Dimentica, nascendo, le sue stesse origini. S’instaura un mondo nuovo, da sé. E perfino il ricordo del travaglio che lo ha preceduto sembra non avere un rapporto causale con esso: una sorta di cesura si inserisce fra il prima e il dopo. La grazia irrompe trasversalmente nel tempo e sembra non aver radici in quello che hai vissuto.


Non potrà mai avvenire che tu sappia provocarne, all’occorrenza, il ritorno.
Potrai soltanto pregare, arare il terreno, aprire le porte… in attesa vigile.
Ed è questa stessa gratuità, questa stessa inspiegabilità, che rende la rinascita un evento magico, una benedizione della vita, come il dono di un altro.


Con una vista così limitata, come potremmo procedere senza una lanterna magica? Come potremmo affrontare tutti i problemi con analisi dettagliate esaurienti? Come potremmo preparare le nostre scelte, le nostre decisioni con una disamina capillare della posta in gioco?


Perché l’audacia è viaggiare nel buio con l’ausilio di una lanterna magica, cercando di non farsi bere il cervello dalla propria paura.
Tutti noi sappiamo che un buon colpo di fortuna funziona meglio di un’accurata programmazione.
 
Vorrei per me – e per tutti i miei amici – ogni giorno, la fortuna del principiante!

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