La foto dell’anima

Nella foto: Severino Doppi (e sua moglie Emanuela), di cui parlo nel testo.


Aggiornamenti


È vero, Daniela, negli ultimi due anni il mio interesse si è spostato su un altro versante. E non me ne pento affatto perché è vitale e stimolante. Ci sono cascato per caso – se esiste il caso. Il che vuol dire: senza che me lo fossi proposto a priori. Un po’ per volta, come capitano quasi tutte le cose, quando decidi di non tentare più di incanalare forzatamente la tua esistenza dentro binari preprogrammati.


E così si è aperto ai miei occhi il mondo dei Bionieri, dei Permacultori, del Movimento della Transizione e via discorrendo.


Perché quel mondo che si è dischiuso al mio interesse non è facilmente riconducibile a un denominatore comune. Ed è meglio che non lo sia, perché la biodiversità culturale che manifesta è una vera ricchezza e di per se stessa significativa.


E allora la mia attività di scrittura si è riversata prevalentemente su altri versanti, primo fra tutti lo spazio ricevuto in regalo su un settimanale locale che si chiama La Gazzetta del Canavese. È una bella pagina intera dove ho carta bianca. “Vai, cerca storie e raccontale!” mi ha detto il direttore. E così ho fatto. Innanzitutto sono andato.


Il Canavese è un francobollo d’Italia, ma un territorio molto bello e con un certo fermento nelle campagne, sulle colline e lungo le vallate montane. È lì che sono andato, praticamente a piedi. E ho incontrato.
Ne sono venute fuori delle storie che mi hanno appassionato, e legato a un pubblico di lettori completamente nuovo. Non ho messo queste storie nella Newsletter perché troppo lunghe. Erano per la carta stampata. Comunque a un certo punto ho cominciato a caricarle in formato pdf nell’area Download del mio sito.


L’ultima che ho caricato – e che puoi scaricare se t’interessa – s’intitola “I colori dell’anima” e racconta l’incontro con Severino Doppi, un naturopata visionario molto attivo in Canavese, dotato di un forte carisma e che ho incontrato diverse volte nelle mie passeggiate. Questa volta mi parla di una macchina che fotografa il campo bioenergetico a partire dai polpastrelli (GDV) inventata da un ricercatore russo (Korotkov) e che serve per diagnosticare lo stato di salute fisica ed emozionale.(Scarica I Colori dell’anima)


Di queste storie ne sforno una alla settimana. E negli altri giorni batto il territorio per scovarne delle nuove.


A presto,
Eugenio

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