La minima idea!

Due meravigliosi bambini commentano i miei quadri a Torre Canavese. Stanno inventando. E io sto al gioco.


Guarini Pensiero
Siamo stati addestrati a questo: avere sempre uno scopo ben definito da dichiarare. Saperlo con chiarezza, dunque.
Una donna, le domandiamo: ma cosa vuoi da me?
Lui s’innervosisce e tu chiedi: ma si può sapere cosa vuoi?
Sono storie. Voglio dire invenzioni, cose che abbiamo inventato per dare un certo ordine alle nostre cose, ai comportamenti. Per recitare una scena di cui ci fosse almeno un copione scritto.
Una sezione della nostra mente vuole che recitiamo una parte piuttosto ben definita sul palcoscenico della vita. E la società l’asseconda.
Abbiamo “caratteri” per questo. Il tetro li ha studiati e definiti. Anche maschere, se vogliamo. La psicologia si è allineata a questo desiderio di definire caratteri e situazioni topiche.
Alla nostra mente piace l’ordine. Piace mettere in ordine. Lo facciamo volentieri in casa, quando il caos ci smarrisce.
“Persona” è un termine che viene dal teatro greco e latino. La “persona” era una maschera, un carattere, nella recita.
Noi desideriamo inventare la nostra vita e dunque siamo autori della nostra storia, del copione che sviluppiamo sulla scena
Inventiamo la nostra vita per vedere cosa accade. Per sentire come ci si sente se succede questo o quello. Per scoprire qualcosa.
Ma dobbiamo riconoscere che, alla base di tutto questo, noi non abbiamo la minima idea di cosa vogliamo.
È proprio su questo vuoto, spinti da una sorta di risucchio, che cerchiamo di inventare qualcosa da volere. Per vedere che succede e cosa sentiremo.
Non abbiamo la minima idea di cosa vogliamo.
Ma è proprio questa la rivelazione. Vuol dire che non c’è qualcosa che vuole in noi prima che noi vogliamo, che non abbiamo da chiedere a qualcuno o qualcosa cosa volere.
Noi inventiamo quel che vogliamo nell’atto stesso di volere.
E io spero che questo ci porti a una vita sensata. Che abbia un certo ordine, dei collegamenti tra le sue parti, e che conduca a buon fine. E tutto questo si vedrà solo a posteriori.
Scoprendo di non avere la minima idea di ciò che voglio, mi sento invadere da un grande senso di libertà. E la vita-avventura appare qualcosa di intrigante, un happening di smisurata bellezza. Che Dio me la mandi buona!

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