Viaggiare

Looking for the correct path, questo il titolo.


Il quadro, non figurativo, è dedicato alla Ricerca del giusto sentiero. Qualcosa che il viandante conosce perfettamente. Fa parte del viaggiare l’attenzione rivolta alla scelta del sentiero. Il giusto sentiero è dunque una categoria guida del viaggiare. È un quadro molto stimolante e energetico di un metro per un metro. Se fa al caso tuo, chiamami (338.3207062).


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Viaggiare


In qualche modo siamo tutti nomadi, viaggiatori, come quelli che vanno per mare, con la barca a vela, e come quelli che girano il mondo con il camper.


Sono convinto che questo modo di vedere le nostre storie morde sulla realtà. E a tutti piace ritornare a casa, dopo che si sono avventurati. Dove potresti riposare e ruminare quello che hai infilato dentro mentre facevi esperienza?


Ed ecco che alla fine di Agosto, dopo aver vagato per le valli dell’Orco e Soana, soprattutto Ceresole e Nivolet, ecco che alla fine di Agosto uno s’interroga come può rispondere a quello struggente desiderio di vita che ha respirato in alta quota.


Quando sono lassù la mia passione per la vita esplode e sembra che basti respirare al sole per essere assolutamente vivi.


L’altro ieri, attraversando un prato, un nugolo di farfalline azzurre si levava in volo: sembravano le note di una sinfonia in fuga dal rigo musicale!


E che dire dei ciclisti colorati che arrampicano instancabili i tornanti che scavalcano i livelli? Ci ho incontrato un parlamentare regionale, su un belvedere, travestito da ciclista, e ci siamo fatti la foto a vicenda.


Girare il mondo, viaggiare l’essere, ci è proprio, io credo, come specie. E continuiamo a farlo anche quando siamo in città, nell’ufficio, in casa. Leggiamo romanzi, vediamo film, disegniamo storie. Fantastichiamo futuri.


La lentezza del movimento – ma lo si scopre tardi – è il modo migliore per sentire e vedere. A piedi, dunque, è il massimo. E, se parli con le persone, ascoltare è la cosa più importante.


Viaggiare è fare esperienza, si diceva. Viaggiare nelle geografie è sempre viaggiare dentro di sé: alla scoperta del possibile. Quante altre vite avrei potuto, voluto, vorrei…? Un turismo davvero speciale: alla ricerca di luoghi, cibi, persone e storie. Anche pensare è viaggiare tra i pensieri e fa tutt’uno col viaggio delle gambe.


CQ, CQ! Sono sulla superficie della Terra. Mando segnali. Aspetto segnali. Nomadi di tutto il mondo, parliamoci!


I libri di viaggio sono tra i più stimolanti.
Viaggiare da soli consente alle avventure di venirti incontro.
La ragazza del viandante è un amore profumato ed effimero come un fiore di campo. E nel ricordo è leggenda!
La sedentarietà è sempre una tentazione quando t’innamori…
E amministrare il campo, accudire la casa, sistemare il tetto… sono l’altra parte di noi.
Architettare e gestire, viaggiare e tornare.


Il Dio che trovo in montagna è assolutamente diverso da quello delle chiese affollate.
Il sì alla vita viene da sé. Il sublime e il tremendo hanno confini sottilissimi tra loro.


A volte osservo me stesso e gli umani come se fossi un extraterrestre. E non riesco più a capire se sono l’osservatore o l’osservato.


Notizie.
E poi c’è una storia da raccontare.
Tra le storie che ho incontrato nel mio viaggiare in valle (Voyage autour de ma chambre!) c’è quella di Alessandro, che vi propongo cliccando
qui. Alessandro incarna, ai miei occhi, il mitico giovane che sceglie di seguire se stesso andando contro corrente. I ragazzi come lui mi incantano.

Categorie: Eugenio Guarini