Il segreto del viaggio

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Il quadro s’intitola “Trovare il ritmo”. Mi evoca immagini di giardini d’infanzia e l’innocente spregiudicatezza dei bambini. Poi si leva il suono di un flauto magico e tutto si allinea. Questo quadro è acrilico su tela di cm 100 x 100. Se ti dice qualcosa che ti riguarda non esitare a metterti in contatto con me.


Il segreto del viaggio.


Cammino a Ceresole. E leggo libri di viaggio. Ho divorato La saggezza del mare di Bjorn Larsson.


C’è qualcosa di curioso che in montagna legga libri di gente che va per mare. Ma forse neanche tanto. La gente che va per mare, fino a ieri, era per me il prototipo dell’ontonauta: di chi percorre il mare dell’essere, con l’intenzione di esplorarlo, di allargare le proprie vedute, di riempire i propri occhi delle immagini della vastità…


Camminando qui in montagna mi sono reso conto di ciò che vi è in comune, di fondamentale, in ogni viaggio: la sorpresa di conoscere qualcosa di sé, di sperimentare qualcosa che riguarda il proprio destino.


Il silenzio della montagna mentre cammini è lo spazio dove la riflessione, la consapevolezza di sé, trova il suo ritmo buono. Non è marginale che si cammini in questo pensare. Né che si respiri aria pura, e si lasci scorrere lo sguardo su un lucido paesaggio di indescrivibile bellezza.


E mi viene una voglia immensa di leggere, di incontrare, di conoscere. E di fare.
Uscendo dai recinti, spalancando le porte.


Certo che non basta una vita per fare tutto quello che mi viene in mente. Ma ci rinunceresti, tu? E allora immagino che non morirò mai e progetto tranquillamente, serenamente, sentendomi in sintonia con la corrente.


Il mio oggi è pieno zeppo. E desidero che domani mi sorprenda ancora.

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